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21 settembre 2018

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Ccnl: ultimatum dei sindacati a Governo e Regioni

In assenza di novità la trattativa sarà interrotta in ogni sua forma, con le debite conseguenze

Categoria: CCNL, Comunicati

Ccnl: ultimatum dei sindacati a Governo e Regioni

I sindacati della Dirigenza Medica, Veterinaria e Sanitaria, che rappresentano tutte le professionalità del Ssn, dopo un anno di contrattazione per il rinnovo del CCNL, proseguita grazie al senso di responsabilità delle Organizzazioni Sindacali che in assenza di risposte sui nodi centrali, hanno portato avanti una “contrattazione tecnica” per senso di responsabilità, hanno deciso che sono venute meno le condizioni per proseguire la contrattazione tecnica presso l’ARAN.

Lo hanno comunicato oggi con una lettera a Governo e Regioni sollecitandoli a trovare le risorse e le soluzioni giuridiche ai problemi che sono stati più volte evidenziati e a dare risposte precise  e proposte concrete, per stilare un protocollo di intesa, consentendo così di evitare ai cittadini i disagi che agitazioni, assemblee e scioperi potrebbero provocare.

Se il Governo e le Regioni non sapranno rispondere alle richieste,  dopo che tutte le altre convenzioni dei sanitari e tutti i contratti dei comparti della pubblica amministrazione sono stati chiusi, saranno tratte le debite conseguenze.

Questo il testo della lettera:

Al Presidente del Consiglio – Prof. Giuseppe Conte
Al Vice Presidente del Consiglio – On.le Luigi di Maio
Al Vice Presidente del Consiglio – On.le Matteo Salvini
Al Ministro dell’Economia e delle Finanze – Prof. Giovanni Tria
Al Ministro della Pubblica Amministrazione – On.le Giulia Buongiorno
Al Ministro della Salute – On.le Giulia Grillo
Ai Presidenti delle Regioni
Agli Assessori Regionali alla Sanità
Ai Presidenti XII Commissione – Camera dei Deputati e Senato della Repubblica
Al Presidente ARAN – Dr. Sergio Gasparrini
Loro PEC

Prot. n. 203/3.5.6.7 – Roma, 21 settembre 2018

Oggetto: rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro della Dirigenza Medica, Veterinaria e Sanitaria del Servizio sanitario nazionale.

Il Servizio sanitario nazionale sta affrontando una crisi profonda che si manifesta in una progressiva insoddisfazione dell’utenza e degli operatori sanitari che non vedono soluzioni a problemi che si stanno cronicizzando.

La carenza dei medici e dei dirigenti sanitari è l’emblema della mancanza di programmazione dei fabbisogni di nuove leve di specialisti e di una progressiva fuga delle professionalità sanitarie verso la sanità privata a causa di pessime condizioni di lavoro e di trattamenti economici sempre meno gratificanti.

Il Contratto di lavoro 2016-2018 riguarda 140.000 dirigenti, ma dopo nove anni di attesa non ha alcuna possibilità di andare a buon fine senza interventi legislativi adeguati nella prossima legge di Bilancio che rappresentino la concretezza di una volontà politica nuova nei confronti di medici, veterinari, farmacisti, psicologi, dirigenti sanitari degli ospedali pubblici e del territorio.

Gli Assessori alla Sanità hanno chiesto lo stanziamento delle necessarie risorse in legge di Bilancio ma non ci sono ancora impegni di spesa garantiti.

La contrattazione iniziata un anno fa è proseguita grazie al senso di responsabilità delle nostre Organizzazioni Sindacali che, pur non avendo ricevuta alcuna proposta concreta per un accordo sulle questioni nodali del contratto, hanno portato avanti una “contrattazione tecnica” per senso di responsabilità e per non perdere inutilmente tempo, in attesa che avvenisse il cambio del Governo e fossero poi da questo esperite le verifiche per superare le difficoltà giuridiche ed economiche che impedivano di condividere un contratto soddisfacente.

Queste OO.SS. della Dirigenza Medica, Veterinaria e Sanitaria che rappresentano tutte le professionalità del Ssn hanno deciso che sono venute meno le condizioni per proseguire la contrattazione tecnica presso l’ARAN.

Il lavoro fatto non andrà sprecato ma, mancando aperture ed impegni politici attendibili su: riconoscimento pieno del 3,48% di aumento salariale dal 1/1/2018, recupero della RIA dei pensionati, Indennità di esclusività di rapporto in massa salariale, superamento dell’art. 23 del Dlgs 75/2017, finanziamento del turn over, il giorno 27 pv, in occasione delle prossima riunione convocata all’Aran, la delegazione dei Segretari Nazionali dei Sindacati esporrà nuovamente le condizioni per la prosecuzione del confronto e se non ci saranno novità riterrà interrotta la contrattazione in ogni sua forma.

La nostra disponibilità è stata massima, ora attendiamo che Governo e Regioni trovino le risorse e le soluzioni giuridiche ai problemi che abbiamo evidenziato da più di un anno e diano risposte precise, avanzino proposte concrete, per stilare un protocollo di intesa e ci consentano così di evitare ai cittadini i disagi che agitazioni, assemblee e scioperi potrebbero provocare.

Se il Governo e le Regioni non sapranno rispondere alle nostre richieste dopo che tutte le altre convenzioni dei sanitari e tutti i contratti dei comparti della pubblica amministrazione sono stati chiusi, ne trarremo le debite conseguenze.
Distinti saluti.

Carlo Palermo ANAAO ASSOMED Guido Quici CIMO
Alessandro Vergallo AAROI-EMAC
Andrea Filippi FP CGIL MEDICI E DIRIGENTI SSN
Aldo Grasselli FVM Federazione Veterinari e Medici
Alessandra Di Tullio FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR)
Biagio Papotto CISL MEDICI Giuseppe Ettore FESMED
Raffaele Perrone Donnorso ANPO ASCOTI FIALS MEDICI
Roberto Bonfili COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE AREE CONTRATTUALI MEDICA, VETERINARIA E SANITARIA UIL FPL

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