Al presidente del Cinsedo, Stefano Bonaccini e al Coordinatore della Commissione salute delle regioni, Antonio Saitta, i sindacati hanno chiesto la disponibilità a verificare se esiste la volontà politica per arrivare in tempi brevi alla chiusura del contratto di lavoro 2016-2018.
Il rinnovo del CCNL 2016-2018 della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria dipendente del SSN è in fase di stallo. Dal 14 marzo le Organizzazioni sindacali hanno abbandonato il tavolo politico, consentendo di procedere il confronto con Aran solo sul piano tecnico, per puro senso di responsabilità ed in attesa di risposte positive. Confronto tecnico che comunque procede a rilento.
La trattativa stenta a decollare per mancanza di chiarezza sulle risorse economiche disponibili. Che certo non possono essere inferiori a quanto il Governo ha stabilito per tutto il pubblico impiego e le Regioni hanno concesso ad altri settori del mondo sanitario. Il che avverrebbe, se una voce importante della loro retribuzione, quale la indennità di esclusività di rapporto, venisse esclusa dalla massa salariale sulla quale calcolare l’incremento economico fissato dal Governo, riducendolo così, solo per loro, dal 3,48% previsto al 3,02% reale.
Un tale ostacolo alla trattativa contrattuale attiene alla dignità professionale ed economica del nostro lavoro, nei confronti di altri settori, del pubblico impiego e non. Bloccato da 9 anni, il Ccnl dei medici e dirigenti sanitari è l’unico ancora in forse, per quanto riguarda la tempistica ed i contenuti, e l’eventuale e conseguente conflitto sociale non potrà che ulteriormente ostacolare l’accesso alle cure dei cittadini.
ANAAO ASSOMED – CIMO – AAROI-EMAC – FP CGIL MEDICI E DIRIGENTI SSN – FVM Federazione Veterinari e Medici – FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR) – CISL MEDICI – FESMED – ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI – UIL FPL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE AREE CONTRATTUALI MEDICA, VETERINARIA SANITARIA