Con una larghissima maggioranza è stato sottoscritto l’accordo per la definizione delle Aree contrattuali. Non si tratta, come ipotizzato alla vigilia, di una pre-intesa, ma di un accordo quadro definitivo un contratto concluso che segue i normali canali autorizzativi come tutte le ipotesi contrattuali sottoscritte.
E’ innegabile che l’approvazione nella Legge di bilancio dell’emendamento che mantiene perlomeno nella tornata contrattuale che si va ad aprire la Dirigenza PTA del SSN nelle Funzioni Locali ha spianato la strada all’accordo, facendo coincidere la volontà del Tavolo con quella del Legislatore.
E’ stato quindi scongiurato, almeno per la prossima tornata contrattuale, il ritorno della Dirigenza PTA del SSN nell’area della sanità che avrebbe prodotto una commistione di stati giuridici difformi nello stesso contratto, la sovrapposizione di diversi tavoli negoziali tra contratto nazionale e decentrato, l’ingresso di nove figure professionali in una graduazione delle posizioni, la necessità di ricalcolare i fondi negoziali, la perdita e l’alterazione retroattiva della rappresentatività delle sigle e delle prerogative sindacali.
Un vero caos che avrebbe complicato e prolungato sia il prossimo contratto nazionale che le trattative decentrate. L’accordo di oggi accelera l’avvio della stagione contrattuale e la semplifica.
Ribadire l’assetto contrattuale del 13 luglio 2016 e validare definitivamente la precedente rilevazione delle deleghe e l’attuale ripartizione delle prerogative sindacali, costituisce un automatico risultato della firma odierna.
Non ultimo viene ribadita l’autonomia della Dirigenza sanitaria, diversa e distinta dalle altre Dirigenze che hanno trovato anch’esse collocazione distinta, autonoma e indipendente.
COSMED di concerto con tutte le associazioni che la costituiscono, ringrazia tutte le Confederazioni per questo risultato che ha ricostituito un’apprezzabilissima unità sindacale e restituito, aldilà delle interferenze legislative, le prerogative del tavolo sovrano nella determinazione delle Aree.
Adesso non ci sono più impedimenti all’apertura delle trattative per i rinnovi dei Contratti di lavoro, scaduti da tre anni, a cominciare dall’emanazione degli atti di indirizzo per la Dirigenza.
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