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Schillaci: priorità rivalutazione stipendi
Categoria: Lavoro e Professione, Ministero della salute e SSN
“Il capitale umano è la leva principale dei servizi sanitari e il lavoro dei professionisti sanitari e socio-sanitari è essenziale per la piena tutela del diritto fondamentale alla salute, sancito dalla nostra Costituzione. Riconoscere i meriti e l’importanza degli operatori sanitari e sociosanitari vuol dire attivarsi per valorizzare al meglio la loro professionalità, dando risposte concrete a tutte le urgenze oggi più che mai attuali. E questa è una mia priorità“. Lo ha dichiara il ministro della Salute Orazio Schillaci intervenendo alla cerimonia per la Giornata nazionale del personale sanitario e socio-sanitario, socioassistenziale e del volontariato in corso presso l’aula magna della Pontificia università San Tommaso D’Aquino.
“La carenza di personale rappresenta, da anni, un’emergenza nazionale e sono convinto che dobbiamo affrontarla restituendo attrattività al servizio sanitario nazionale, che è uno dei migliori al mondo. Ho assunto l’impegno, in questo mandato, di procedere a una rivalutazione del trattamento economico di chi ogni giorno è impegnato nel servizio sanitario pubblico – aggiunge – un primo segnale è stato dato con l’inserimento, in legge di bilancio 2023, della norma che incrementa l’indennità al personale operante presso i servizi di pronto soccorso“.
“Parallelamente è necessario agire sui vincoli di spesa per il personale, al fine di permettere alle Regioni di potenziare gli organici e rafforzare i servizi sanitari regionali. Accanto al giusto riconoscimento sul piano economico, è importante investire anche in termini di formazione e di sviluppo delle competenze, sia specialistiche, che trasversali, legate a nuovi modelli di organizzazione del lavoro multidisciplinare e integrato. Ecco perché occorre aumentare il numero di iscritti nelle università e colmare la carenza di figure specialistiche. Nel contesto attuale, e soprattutto in un’ottica futura, è infatti sempre più avvertita l’esigenza di organizzare il lavoro in team multiprofessionali e multidisciplinari al fine di garantire un’assistenza qualificata su tutto il territorio nazionale. Proprio il lavoro in equipe si è rivelato essenziale per i professionisti sanitari durante l’emergenza pandemica in quanto ha consentito la promozione della conoscenza e lo scambio di saperi“.
Allo stesso tempo, ha proseguito Schillaci, “occorre accelerare la riorganizzazione di una sanità pubblica, con al centro la persona, con una assistenza territoriale più forte. A tal fine, è prioritario valorizzare il ruolo di tutte le professionalità sanitarie, socio sanitarie e socio-assistenziali impegnati sul territorio per raggiungere l’obiettivo di una appropriata presa in carico dei bisogni di salute di tutti i cittadini. In questa direzione – conclude – lavoriamo per cogliere pienamente le opportunità offerte dalle risorse del Pnrr e realizzare un’assistenza capillare attraverso le reti di prossimità“.