Si è tenuto il 17 ottobre a Roma (nella sede della Conferenza delle Regioni in via Parigi,11) un incontro tra il Presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità, Sergio Venturi, il Coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Antonio Saitta e l’intersindacale medica, rappresentata da Carlo Palermo e Costantino Troise (Anaao Assomed), Guido Quici (Cimo), Alessandro Vergallo (Aaroi Emac), Andrea Filippi (Fp Cgil Medici), Biagio Papotto (Cisl Medici), Giuseppe Ettore (Fesmed), Aldo Grasselli (Fvm) e Alessandra Di Tullio (Fassid).
Il confronto ha riguardato i temi più urgenti del settore anche alla luce della manovra licenziata dal Governo.
Nel convenire sull’opportunità di sostenere e sviluppare il servizio sanitario, pubblico ed universalistico, si è trovata una convergenza sulla necessità di porre in atto iniziative per risolvere il problema della carenza degli specialisti, individuando modalità e risorse per l’accesso alle specializzazioni nell’ambito di una interlocuzione con il ministero della Salute e il ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.
Inoltre, in relazione alla trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro – strumento indispensabile per migliorare e dare più efficienza al servizio sanitario – si è concordato sulla necessità di realizzare anche per questo comparto il riconoscimento fin da subito della percentuale prevista dalla precedente Legge di Bilancio del 2018 pari al 3,48% con un’azione sinergica nei confronti dell’esecutivo per ottenere le risorse necessarie, incrementando gli aumenti già previsti per il Fondo sanitario nazionale.
Nel contempo andranno risolte le questioni inerenti all’indennità di esclusività – sulla quale le Regioni da tempo hanno richiesto un intervento del Governo per la sua inclusione nella massa salariale – e le dinamiche del salario accessorio (in particolare il rientro tra le risorse contrattuali del finanziamento della retribuzione individuale di anzianità) per le quali occorre superare il tetto di spesa calcolato sull’anno 2016, come previsto dall’articolo 23 comma 2 del D.lgs 75/2017.
Temi che gli Assessori si sono impegnati a sottoporre al Ministro della Salute, Giulia Grillo già nella Conferenza delle Regioni convocata per il 18 ottobre.
Fonte: regioni.it