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Saitta, Rossi e Ceriscioli. Tutti d’accordo con noi, ma i fatti concreti?

Categoria: CCNL, Comunicati, Regioni e SSR



“L'insufficienza di risorse economiche rende ormai difficile mantenere i risultati di salute conseguiti”. Oggi punte fino dell'80% allo sciopero nazionale dei medici e dirigenti del Servizio sanitario nazionale, secondo la stima dei sindacati, per chiedere più risorse alla sanità pubblica: “La partecipata adesione che, al netto dei contingenti minimi obbligati a rimanere in servizio per garantire le urgenze, ha toccato punte di adesione dell'80%, il sit in a Roma davanti al ministero dell'Economia, le altre 50 iniziative simili organizzate per l'Italia – affermano i sindacati dei medici – testimoniano coscienza dell'importanza della posta in gioco”.

Si sottolinea anche “l'aumento della spesa privata, che ormai lega il diritto alla salute al censo, con l'eccezionale incremento di diseguaglianze territoriali”.

Siamo dalla parte dei medici, degli operatori del servizio sanitario e delle organizzazioni sindacali che li rappresentano. – aveva dichiarato Antonio Saitta, coordinatore della Commissione salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome – Il Governo deve fare ogni sforzo per evitare il paventato sciopero del 12 dicembre”.

Il “Governo favorisce la sanità privata a scapito di quella pubblica”, afferma Enrico Rossi, presidente della regione Toscana ed esponente di Liberi e Uguali. "Oggi scioperano i medici contro un governo – ribadisce Rossi – che non rinnova i contratti da otto anni, non finanzia adeguatamente la sanità, non toglie i superticket e lascia che esploda la libera professione a pagamento. Però incentiva le mutue e il welfare aziendale e favorisce la sanità privata togliendo risorse a quella pubblica. Il Servizio Sanitario Nazionale è un bene comune da difendere insieme”.

'”La Regione non ha più soldi nei cassetti. – sottolinea il presidente della regione Marche, Luca Ceriscioli Gli oltre 200 milioni di euro recuperati grazie all'accordo con il Governo li abbiamo messi tutti sul tavolo, per finanziare in turnover, nuove borse di studio finalizzate alla specializzazione, investimenti. Ai prossimi che protestano dirò 'ditemi voi dove tagliare, e dove mettere risorse, poi vediamo se la scelta è migliore di quella fatta dalla Regione”.

"Sono tutti d'accordo con noi, ma i fatti concreti?" Ha commentato il Presidente FVM, Aldo Grasselli su twitter




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