Dopo essere stata rinviata con una precedente norma, ieri la Camera con voto di fiducia ha approvato il decreto “PA bis” che prevede la soppressione del comma 687 (vigente dalla legge di bilancio per il 2019 L.145/2018). Il provvedimento passa all’esame del Senato. Questa norma, finalmente abrogata, imponeva alla Dirigenza Professionale Tecnica e Amministrativa del SSN di confluire nel contratto della Dirigenza Sanitaria (Area dirigenziale della sanità).
Questa imposizione di Legge, come più volte sostenuto da COSMED, avrebbe comportato la commistione di due Dirigenze con stati giuridici profondamente diversi con la coabitazione di nove professioni PTA (Ingegneri, Architetti, Avvocati, Geologi, Sociologi, Analisti, Statistici, Assistenti sociali e Amministrativi) normate esclusivamente dal Testo Unico sul Pubblico impiego (d.lgs. 165 del 2001) con la Dirigenza sanitaria normata prevalentemente dalla disciplina speciale contenuta nel d.lgs 502 del 1992 e ssmi..
Evidenti le problematiche di inserimento contrattuale nelle posizioni Dirigenziali e anche per le inevitabili conseguenze retributive di ciascuna Dirigenza. Si sarebbe sconvolto l’assetto contrattuale degli ultimi contratti di lavoro. Inoltre la Dirigenza PTA sarebbe stata privata di qualunque autonomia contrattuale e della possibilità di mobilità verso altre Amministrazioni delle Regioni e degli Enti locali. Le numerose differenze normative e professionali nonché le evidenti differenze in materia di percorsi formativi, reclutamento e formazione che per la Dirigenza sanitaria discendono dalla legislazione europea giustificano largamente una diversa collocazione contrattuale. Tale confusione rischiava di rendere difficoltoso l’accordo quadro sulle aree (preliminare per i contratti di lavoro successivi al 2019-2021 in discussione in entrambe le aree) che ora potrà essere affrontato esclusivamente in sede di contrattazione senza invasioni legislative.
Si precisa chela Dirigenza PTA resta e continua a far parte del SSN pur avendo una diversa collocazione contrattuale.
Questa Confederazione che ha sostenuto insieme ad altre la posizione descritta accoglie, con sollievo il provvedimento come un contributo utile al sollecito rinnovo dei contratti e alla migliore collocazione delle Dirigenze del SSN.