Qualcuno vorrebbe farci credere che il problema del precariato dei Dirigenti medici, veterinari e sanitari è risolto con la circolare n° 3/2017 sul lavoro flessibile nelle pubbliche amministrazioni, emanata dalla Ministra Madia, ma per i dirigenti – per ora – non c’è altro che fumo, senza arrosto.
Non facciamoci illusioni. La Circolare non aggiunge nulla alla legge, non cadiamo vittime di illusionismi e faciloneria: il testo stesso chiarisce che per il personale medico, tecnico-professionale e infermieristico del Ssn restano comunque in vigore anche le norme della finanziaria 2016, che ha previsto i contratti di assunzione straordinaria la cui efficacia è prorogata al 31 dicembre 2019. E niente più.
Ottenere la stabilizzazione nel ruolo della dirigenza a tempo indeterminato dei dirigenti medici e sanitari a tempo determinato, o dei medici e sanitari utilizzati dal Ssn con forme infinite di precariato e caporalato è una battaglia molto vasta e ancora tutta aperta e difficile. Le risorse per tutti non ci sono e il Governo non può caricare anche questa patata bollente alle Regioni – che sono già in grave difficoltà ad assicurare i LEA – senza aver ancora aperto la stagione contrattuale e in vista di una nuova manovra restrittiva dopo le elezioni, come già chiede la UE.
Anche a questo proposito FVM ha chiesto e sta ancora aspettando una convocazione del Governo per aprire un confronto costruttivo.
Se questo confronto non ci verrà concesso: inizierà una protesta proporzionata alle frustrazioni dei tanti colleghi che lavorano per far funzionare il Servizio Sanitario Nazionale e sarà sciopero nazionale.
Il precariato rende il diritto alla salute sempre più precario.
Le volontà politiche contro la sanità pubblica sono sempre più esplicite ed evidenti.
Aldo Grasselli
Presidente FVM