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Regioni in audizione: serve patto per lo sviluppo
Categoria: DEF e Legge Bilancio, Governo e Parlamento, Regioni e SSR
Si è tenuta il 18 aprile, di fronte alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, un’audizione sul Documento di Economia e Finanza 2017 di rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. La delegazione è guidata dal Coordinatore della Commissione Affari Finanziari della Conferenza delle Regioni, Massimo Garavaglia (Assessore Regione Lombardia) e dalla Coordinatrice Vicaria, Alessandra Sartore (Assessore Regione Lazio), e ha visto la partecipazione dell’assessore della Regione Campania, Lidia D’Alessio, del Vice presidente della Regione Veneto, Gianluca Forcolin e dell’Assessore alle infrastrutture della stessa Regione, Elisa De Berti.
“Abbiamo voluto rappresentare ai parlamentari alcune indicazioni di fondo che avremo poi modo di definire meglio e puntualizzare nel confronto previsto in occasione della prossima Conferenza delle Regioni”, lo ha dichiarato in premessa l’Assessore Massimo Garavaglia.
“Due i concetti che mi preme sottolineare: il primo è legato all’analisi della spesa pubblica. Il debito della pubblica amministrazione risulta quasi totalmente dovuto alle amministrazioni centrali. Non solo: come dimostrano i dati la spesa della p.a. centrale cresce, mentre quella delle Regioni è in costante flessione dal 2009 ad oggi, con un concorso positivo delle Regioni alla finanza pubblica – ha aggiunto Garavaglia – per più di 12 miliardi di contributo. C’è una componente strutturale del taglio già “assorbita” che nel 2018 sfiorerà i 9 miliardi, ma c’è un taglio di circa 2,7 miliardi ancora da coprire, più altri 2,7 a decorrere dal 2019.
Il secondo concetto è legato a quello che si può fare da subito per ridare energia alle economie dei territori.
L’idea che si sta facendo largo – e che vogliamo proporre alla Conferenza delle Regioni – è quella di definire un Patto Stato-Regioni per la crescita pluriennale all’interno delle linee definite dal DEF 2017, prima – ha aggiunto Garavaglia – dell’apertura della sessione di bilancio 2018, un accordo da coniugare in due ambiti.
Prima di tutto un Patto per lo sviluppo con un incremento degli investimenti attraverso: un contributo positivo alla crescita del Pil senza però incidere con aggravi sugli obiettivi di finanza pubblica definiti; investimenti del Fondo Sviluppo e coesione attraverso l’ottimizzazione utilizzo risorse; la Riforma della pubblica amministrazione e il recupero dell’evasione fiscale (Dm Iva).
Poi – ha concluso Garavaglia – un Patto per le tutele per perseguire obiettivi condivisi e imprescindibili in materia di politiche sociali”.