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Con la replica del sottosegretario alla Salute Armando Bartolazzi, è terminata ieri in aula alla Camera, la discussione sulle linee generali sul decreto legge sulla sanità calabrese.

“Con il decreto Calabria approdato oggi in Aula a Montecitorio, vogliamo garantire il diritto alla salute per tutti i cittadini e, in particolare, risanare la Sanità del Paese, soprattutto quella delle Regioni in Piano di Rientro. Sono previste misure straordinarie, sebbene limitate nel tempo, per dare una svolta alla disastrosa gestione della sanità calabrese, ma anche una serie di misure di interesse nazionale. L’innovazione e il cambiamento di questo provvedimento sta nel fatto che i direttori generali delle Aziende sanitarie e ospedaliere saranno selezionati in base alle loro competenze e capacità, grazie a una apposita graduatoria di merito limitando così l’eccessiva discrezionalità di scelta in capo al Presidente di Regione” ha affermato Dalila Nesci, deputata del Movimento 5 stelle in commissione Affari Sociali e relatrice del provvedimento.

“Ma ci sono tanti altri punti importantissimi all’interno del decreto, come lo sblocco del tetto di spesa per il personale del Servizio sanitario nazionale anche per le regioni in piano di rientro. Questo significa, finalmente, più disponibilità economica per contratti e assunzioni all’interno del Servizio sanitario nazionale. Il nostro lavoro per migliorare il Servizio sanitario nazionale, in linea con l’operato del ministro della salute Giulia Grillo, prosegue, e con questo decreto facciamo un altro importante passo in avanti per una sanità trasparente ed efficace”ha concluso

L’esame prosegue oggi nel pomeriggio.

Il testo all’esame dell’Aula (aggiornato al termine dell’esame della Commissione, tiene quindi conto degli emendamenti approvati)

A cura della segreteria FVM