Rassegna Stampa
14 maggio 2019
Autonomia differenziale
Zaia: Di Maio si ricordi il nostro sì sul reddito, per l’autonomia non c’è un piano b
Fonte: Corriere.it
Il governatore leghista: «Noi abbiamo mantenuto la parola data. Il M5S se ha cambiato idea lo dica. Ma il tempo dei dubbi è finito»
«Qualcuno lo dica a Di Maio: l’Autonomia non è una fake news». Tanto il vicepremier M5S distilla dubbi, tanto il governatore veneto Luca Zaia ribatte dispensando quelli che chiama «dati di fatto».
Presidente, provi a indicarli.
«Intanto, l’istanza di maggiore autonomia non viene più solo dalla periferia dell’impero ma è diventata nazionale. Tre Regioni (il Veneto, la Lombardia e l’Emilia-Romagna) sono arrivate al termine dell’iter per la devoluzione delle competenze, un’altra decina è incamminata sulla medesima strada. Solo Puglia e Basilicata, per ora, paiono non interessate».
Un altro dato di fatto?
«Sono passati 530 giorni dal referendum veneto che ha visto la partecipazione di oltre 2 milioni e 300 mila cittadini. Abbiamo risposto a tutti, è finito il tempo delle domande e delle perplessità».
Per Di Maio con il vostro progetto si creerebbe sanità di serie A e di serie B.
«Sono considerazioni fuori luogo. Serie A e serie B ci sono oggi, con i cittadini delle Regioni del Sud che pagano il duro prezzo di essere malgovernati. Trovo grave e immorale che gli amministratori di quelle realtà accettino di vedere loro concittadini costretti ad emigrare per avere cure migliori».
L’Autonomia non rischia di accentuare le differenze?
«Tutt’altro, perché responsabilizzerebbe ancora di più chi governa le Regioni. È l’esperienza di tutti i paesi federalisti a dimostrarlo. E poi Di Maio, attento solo al Sud, si ricordi che esiste anche tutto il resto del Paese».