Rassegna Stampa

12 marzo 2021

Vaccini, i tre vulnus che mettono a rischio il piano vaccinale

Fonte: ilsole24ore.com

Regioni in ordine sparso, tecnologia in tilt, priorità cambiate in corsa: ecco perché va in scena la solita commedia «all’italiana»

Ottantenni ancora in attesa del vaccino, malati oncologici ancora in stand by e poi, in alcune regioni, quarantenni invece vaccinati in virtù dell’appartenenza professionale. Saltata ogni programmazione, la campagna di vaccinazione delle varie regioni italiane è diventata un vero e proprio far west. Appare, in queste ore, davvero molto lontano quel 27 dicembre 2020 che pomposamente era stato sbandierato come il «vaccine day». Dirette tv e avvio sincronizzato delle somministrazioni a medici e infermieri. Ma è utile tornare con la memoria a quel giorno perché è sempre più chiaro che forse quello è stato l’unico giorno in cui, da Bolzano a Siracusa, il piano «nazionale» dei vaccini è stato condiviso. Poi tutti avanti in ordine sparso. Ognuno a proprio modo nelle priorità, nei tempi e per le categorie. A questo puzzle devono anche aggiungersi gli errori e i problemi tecnologici. Certo, hanno sicuramente pesato l’incertezza sulle dotazioni e l’approvvigionamento del siero, ma gli esempi cominciano a essere tanti per non dedurre che a saltare è stata proprio l’organizzazione.

12 marzo 2021

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