Rassegna Stampa

28 novembre 2021

Tutto quello che c’è da sapere su Omicron, spiegato dalla scienziata che l’ha fotografata

Fonte: Agi

Oggi non esistono evidenze che consentano di catalogare la variante come più pericolosa dal punto di vista della manifestazione della malattia e non ci sono prove che i vaccini non funzionino. AGI ha intervistato la professoressa Claudia Alteri

La prima “fotografia” della variante Omicron, che ha fatto il giro del mondo, parla italiano, e ci dice molto dell’identikit di questa nuova versione del Sars-Cov-2: è molto più mutata della variante Delta, e le mutazioni si concentrano sulla proteina spike, per di più nella zona che più interagisce con le cellule umane.

Un’intuizione brillante, quella di mettere su carta, come si fa per segnare i punti su una mappa, tutte le decine di variazioni della Omicron e accostando l’immagine a quella analoga della Delta. Ne parla con l’AGI la professoressa Claudia Alteri, docente di Microbiologia clinica alla Statale di Milano e ricercatrice presso il Bambino Gesù, nell’area di Medicina Multimodale coordinata dal professor Carlo Federico Perno, dove si è svolto il progetto da lei supervisionato.

28 novembre 2021

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