Rassegna Stampa

Omicron non è una perfetta sconosciuta per il sistema immunitario. Riesce a eludere gli anticorpi neutralizzanti e ad entrare nell’organismo, ma una volta dentro viene riconosciuta e attaccata dai linfociti T. Per questo vaccinati e guariti da Covid possono reinfettarsi ma hanno sintomi lievi

È vero, la variante Omicron è piena zeppa di mutazioni, più di 30 nella regione che codifica per la proteina spike, quella presa di mira dai vaccini. Eppure, nonostante l’efficace “travestimento”, il virus non è riuscito a presentarsi al sistema immunitario come un perfetto sconosciuto. Omicron, infatti, può sfuggire agli anticorpi neutralizzanti, quelle difese, attivate da un’infezione precedente o dal vaccino, che bloccano l’ingresso del virus, ma non inganna altrettanto bene i linfociti T, “l’arma segreta” dell’immunità che continua a proteggere l’organismo anche quando gli anticorpi non sono più in grado di farlo, riconoscendo e uccidendo le cellule infettate.