Rassegna Stampa

05 ottobre 2022

Speranza: dopo emergenza COVID non tornare indietro su fondi Ssn

Fonte: Agi

“Dopo il Covid si è finalmente ricominciato a investire sulla sanità: dobbiamo insistere, c’è una finestra aperta. E vorrei che le forze del mondo della sanità lavorino insieme, senza divisioni, per tenere aperta questa finestra, perché la mia paura, come si dice dalle mie parti, è che ‘passa il santo e passa la festa’, e non può essere così, sarebbe irrispettoso nei confronti di chi ha perso la vita, del vostro lavoro, della fatica di tutto il Ssn”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo al congresso Fimmg in corso a Villasimius.

Una delle ultime uscite pubbliche del ministro, che sceglie il congresso del sindacato dei medici di famiglia per ripercorrere questi anni drammatici e, in qualche modo, epocali. Con un occhio al futuro: “Gli ultimi anni sono stati difficilissimi, hanno segnato la vita di ogni cittadino del pianeta. Hanno cambiato le esistenze, sconvolto le vite e le abitudini di tutti. E hanno messo un carico enorme di lavoro e di responsabilità, in alcui casi ahime’ anche di vita, sul nostro personale sanitario e in modo particolare sulle antenne sul territorio, i medici di famiglia”.

Adesso, ha ribadito Speranza, “siamo in un tempo decisivo, un tornante davvero unico della storia del nostro Ssn. Ci sono momenti nella vita delle comunità in cui la storia ti entra in casa, e ti cambia le carte e l’ordine delle priorità. La pandemia è stato questo. Ha fatto diventare il tema della salute davvero una priorità nella testa delle persone. Se mi viene chiesto cosa è cambiato dal 2019 a oggi? Io penso sia cambiato un punto decisivo: nella vita delle persone, in ogni angolo del mondo, perché avevamo tutti gli stessi problemi anche a migliaia di km di distanza, oggi la sanità è diventata una priorità nella vita delle persone. Lo ha detto Papa Francesco: peggio di questa crisi c’è solo il rischio di sprecarla. Siamo a questo tornante, c’è una finestra di opportunità che si è aperta. Dobbiamo provare a fare una grande battaglia per fare quello che appariva impossibile fino a pochi anni fa. Risorse e riforme. Ora bisognerà lavorare insieme, perché non vorrei che con l’evaporare della percezione di un’emergenza sanitaria si chiuda questa parentesi e si torni al passato”.

Questo, ha concluso, “deve essere un grande tema di battaglia politica. Dobbiamo rafforzare l’inversione di tendenza che c’è stata e mettere più risorse. Abbiamo un grande servizio sanitario nazionale e dobbiamo difenderlo con il coltello tra i denti”.

05 ottobre 2022

Condividi: