Rassegna Stampa

26 dicembre 2021

SARS-CoV-2 e nuova variante: come arriveremo all’endemia?

Fonte: scienzainrete.it

Venerdì, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha assegnato alla nuova variante del SARS-CoV-2 B.1.1.529, l’etichetta di variante preoccupante e l’ha denominata Omicron. È stata rilevata per la prima volta in Sudafrica in un campione prelevato il 9 novembre scorso e sembra essere associata a un veloce aumento dei casi nel paese. Diversi paesi, tra cui anche l’Italia, hanno imposto limitazioni ai viaggi dal Sudafrica e da altri sei paesi del continente africano dove ci sono casi segnalati. Un primo caso di variante Omicron è stato rilevato anche in Europa, in una donna non vaccinata rientrata in Belgio dall’Egitto e senza legami diretti col Sudafrica o con gli altri sei paesi banditi. L’OMS ha invitato alla cautela. Serviranno diverse settimane per capire se il grande numero di mutazioni presenti sulla proteina spike, responsabile per l’ingresso del virus nelle cellule dell’ospite, hanno implicazioni per la diagnostica, i vaccini e i trattamenti a nostra disposizione. La preoccupazione è che possa essere più trasmissibile e capace di evadere la risposta immunitaria suscitata dai vaccini e dalle infezioni rispetto alle precedenti varianti, compresa la Delta.

Se queste ipotesi venissero confermate, è probabile che il quadro dell’epidemia cambierebbe molto nel breve e medio periodo, spingendo a riconsiderare le strategie vaccinali condotte finora, puntando finalmente a raggiungere una maggiore protezione a livello globale, e a reintrodurre l’obbligo di indossare le mascherine nei paesi che lo hanno revocato.

Tuttavia, anche se la variante Omicron si rivelasse più contagiosa o più evasiva, per il destino di lungo termine dell’epidemia una cosa è fondamentale: che rimanga poco aggressiva nei bambini molto piccoli. Se così fosse, avremmo ancora la possibilità di tendere verso un’endemia benigna o mite. Un virus è endemico quando la sua circolazione resta più o meno costante nella popolazione, ma non tutte le endemie sono uguali e non tutte sono accettabili per le nostre società.

Una misura semplice dell’accettabilità di un’endemia è il tasso di letalità medio sulla popolazione. Il virus dell’influenza è endemico e causa in Italia in media 17 000 morti ogni anno, almeno guardando alle quattro stagioni tra il 2013 e il 2016. Questo stato viene mantenuto tramite campagne di vaccinazione mirate, soprattutto verso gli anziani, che sono più a rischio di malattia grave, e i bambini, che giocano un ruolo importante nella diffusione del contagio.

26 dicembre 2021

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