Rassegna Stampa

20 settembre 2021

Quando il lavoro uccide. Quasi due milioni di morti all’anno per incidenti o malattie ‘professionali’

Fonte: healthdesk.it

Il primo fattore di rischio è l’orario di lavoro eccessivo, responsabile di 750mila morti all’anno nel mondo. Al secondo posto c’è l’esposizione alle sostanze inquinanti con 450mila morti. Il primo rapporto OMS-ILO indica in dettaglio le principale cause di morte dei lavoratori Paese per Paese

Malattie respiratorie, ictus, cardiopatie e infortuni. Sono le cause più frequenti di morte associata al lavoro responsabili di quasi 2 milioni di decessi all’anno nel mondo. Lavorare troppo con orari di lavoro eccessivamente lunghi o lavorare in ambienti inquinati respirando sostanze tossiche sono le condizioni che compromettono maggiormente la salute e accorciano la vita. La stima proviene dal primo rapporto congiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’International Labour Organization (ILO) che ha valutato l’impatto del lavoro sulla mortalità. L’81 per cento dei decessi associati al lavoro dipende da malattie non trasmissibili. Le malattie respiratorie come la broncopneumopatia cronica ostruttiva provocano 450mila morti, l’ictus 400mila e le cardiopatie ischemiche 350mila. Gli infortuni sono responsabili del 19 per cento delle morti (360mila).

20 settembre 2021

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