Rassegna Stampa

29 maggio 2020

Il problema dei tamponi a chi è positivo ai test sierologici

Fonte: ilpost.it

Sono obbligatori e nell’attesa è previsto l’isolamento, e questo sta creando preoccupazioni e qualche disagio: e in Lombardia c’è un ulteriore inghippo coi privati

Parallelamente all’indagine epidemiologica promossa a livello nazionale dal ministero della Salute, che coinvolgerà 150mila italiani scelti a campione, in molte regioni italiane è possibile sottoporsi volontariamente e privatamente al test sierologico che rileva l’eventuale presenza degli anticorpi alla COVID-19 nel sangue. Da tempo si discute della validità e dell’affidabilità di questo tipo di test, che però sono diventati molto richiesti anche a causa di alcuni fraintendimenti sulla loro effettiva utilità.

In particolare, ci sono state segnalazioni di problemi legati a una delle implicazioni pratiche di sottoporsi a un test sierologico: se il risultato è positivo, e quindi il test ha rilevato la presenza di anticorpi nel sangue, il ministero della Salute raccomanda di sottoporre il paziente al tampone naso-faringeo, che rileva l’effettiva presenza del virus nell’organismo. Nel frattempo il paziente è soggetto all’isolamento fiduciario, e quindi deve rimanere isolato in casa dai conviventi, astenersi dai contatti sociali e assentarsi dal lavoro, senza poter usufruire di permessi per malattia. In caso di violazioni è prevista una sanzione amministrativa.

29 maggio 2020

Condividi: