Rassegna Stampa

18 novembre 2021

Pillole contro COVID-19: le domande a cui la scienza cerca ancora una risposta

Fonte: lescienze.it

Farmaci come molnupiravir e Paxlovid potrebbero cambiare il corso della pandemia, purché i risultati delle sperimentazioni cliniche si confermino nel mondo reale

È il momento degli antivirali. Nel giro di poco più di un mese due farmaci antivirali, entrambi disponibili per essere assunti in forma di pillole, hanno dimostrato che, se somministrati tempestivamente dopo il contagio, sono in grado di ridurre le ospedalizzazioni e le morti dovute a COVID-19 nei partecipanti alle sperimentazioni cliniche.

Il 4 novembre il Regno Unito è stato il primo paese ad approvare molnupiravir, sviluppato da Merck, con sede a Kenilworth nel New Jersey, e Ridgeback Biotherapeutics, con sede a Miami, in Florida. L’approvazione è arrivata appena un mese dopo l’annuncio da parte delle due aziende che l’antivirale, che sarà commercializzato con il nome Lagevrio, dimezzava il rischio di ospedalizzazione per i soggetti affetti da COVID-19 in forma lieve o moderata. Il giorno successivo all’approvazione di questo farmaco nel Regno Unito, Pfizer, dalla sua sede nella città di New York, ha annunciato che il suo farmaco antivirale, Paxlovid, riduceva l’ospedalizzazione dell’89 per cento.

18 novembre 2021

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