Rassegna Stampa

14 novembre 2022

Pensioni, un anno a Quota 41. Il sottosegretario Durigon: “Uscita anticipata per 50 mila lavoratori. Poi la vera riforma”

Fonte: repubblica.it

Non ci sono risorse per incentivare chi resta al lavoro: salta il bonus. Ai giovani serve una “pace contributiva” per coprire i buchi in carriera. Allo studio un taglio del cuneo fiscale anche a vantaggio delle imprese, non solo dei lavoratori

“A gennaio non si tornerà pienamente alla legge Fornero”, dice Claudio Durigon, sottosegretario leghista al Lavoro. “Avremo una Quota 41 con 61 o 62 anni per il solo 2023, come misura ponte verso la riforma organica che faremo il prossimo anno. Spenderemo meno di 1 miliardo per agevolare 40-50 mila lavoratori. Pensavamo anche a un bonus per chi resta a lavorare, ma la prudenza di bilancio ci induce a rinunciare”.

Sottosegretario, nessun bonus e la legge Fornero intoccata?
“Anche con Quota 102 del governo Draghi è stato così: una misura ponte pensata per 16 mila persone e scelta dalla metà. In manovra metteremo una formula che evita lo scalone di gennaio per un gruppo di lavoratori. Quota 41 ci sarà e questo è importante: la stiamo studiando nei dettagli con la ministra del Lavoro Marina Calderone e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti”.

Non era quello che avevate promesso in campagna elettorale.
“Per una riforma complessiva delle pensioni bisogna discuterne con i sindacati e ci vuole tempo. Questa è una legislatura anomala, iniziata di fatto solo a novembre. In campagna elettorale avevamo detto che facevamo Quota 41, molto cara anche ai sindacati. E così sarà”.

14 novembre 2022

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