Rassegna Stampa

03 dicembre 2021

Lo spread sanitario. L’Europa verso l’obbligo vaccinale

Fonte: repubblica.it

Per anni l’Europa si è divisa e riconosciuta lungo la curva dello spread sui tassi di interesse. Da una parte i Paesi virtuosi, che avevano accesso facile al credito e alla crescita, dall’altra i Paesi indebitati, soffocati dal costo del denaro. La decisione bipartisan del governo tedesco di inasprire le regole anti-Covid e di andare verso l’obbligo vaccinale è la riprova che un nuovo differenziale ormai determina la geografia europea: lo spread sanitario. Ma rende evidente anche un’altra verità finora sottaciuta: la libertà dei No Vax di rifiutare l’immunizzazione si scontra con il diritto collettivo alla salute e, con essa, alla crescita economica.

La gestione della lotta all’epidemia era, all’inizio, solo un problema medico, affrontato con forme di lockdown sostanzialmente obbligate. Con l’arrivo dei vaccini è diventato inaspettatamente anche un problema etico-politico, inserendo nell’equazione la libertà di scelta e dando vita ad una consistente minoranza che ha rifiutato la verità scientifica in nome dei diritti individuali. Ora però, mentre le zone rosse e quelle cremisi si allargano a macchia d’olio sulla mappa dell’Europa, appare evidente che il contenimento dell’epidemia ha anche un enorme valore economico. Lo spread dei contagi si rispecchia sulle prestazioni economiche delle collettività locali e nazionali. Il diritto alla salute diventa anche diritto al lavoro, al benessere, al futuro delle generazioni più giovani. Chi non si vaccina, mette dunque in pericolo non solo la propria salute, ma i diritti altrui.

03 dicembre 2021

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