Rassegna Stampa

19 luglio 2020

L’improvvisazione scientifica e terapeutica ai tempi di Covid-19

Fonte: scienzainrete.it

Durante un webinar, Laura Duggan, grande anestesista e divulgatrice di FOAMed (Free Open Access Meducation, su casi della medicina d’urgenza), rivolse a tutti i partecipanti l’appello “first, don’t do dumbshit”, (traducibile in “prima di tutto, non fate cagate”) e Scott Weingart, altro illustre FOAM educator, aggiunse “don’t forget the awesome clinicians you are”, non dimenticate i clinici eccezionali che siete: ambedue avevano colto il pericolo, nella spaventosa novità della pandemia, dell’agire improvvisando, sull’onda dell’emozione e della necessità.
Era dall’insorgenza dell’epidemia da HIV, all’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso, quando alcuni dei medici ora in attività non erano neanche nati, che la comunità scientifica non si trovava così impotente di fronte a un’infezione dilagante. E così, nella gestione dei pazienti con Covid-19, è emerso uno slancio sincero ma, talvolta, fatto di scelte terapeutiche empiriche che non hanno retto all’impatto delle prove.

19 luglio 2020

Condividi: