Rassegna Stampa

25 marzo 2020

Lezione per le Regioni. Ripensare la sanità imparando dagli errori

Fonte: ilmessaggero.it

Sarà quello della sanità, della riconsiderazione radicale del rapporto tra Regioni e governo centrale, tra ospedali e cittadini, tra pubblico e privato, uno dei cantieri che deciderà della sopravvivenza stessa di uno Stato che si troverà a fronteggiare crisi economiche e di coesione, che saranno appena cominciate quando avremo superato il picco di persone contagiate dal mostro che cerchiamo di contenere.
Certo quello italiano è, ancora, uno dei migliori sistemi sanitari del mondo. Così lo descrivono le analisi comparative più serie, come quelle dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Oecd.

La sanità italiana è una delle migliori anche se provassimo a sottrarre dall’equazione il peso che può avere uno stile di vita e una dieta che espongono gli italiani a minori rischi e anche se scontiamo le differenze che ci sono tra Regioni.
E, tuttavia, nonostante la passione, la competenza, l’energia di mezzo milione di medici e infermieri, lo tsunami che ha travolto il sistema facendolo diventare la prima linea di una guerra difficilissima sta, infatti, facendo emergere anche la vulnerabilità di un’organizzazione concepita per fare fronte alla domanda di salute che era tipica del secolo scorso. Che ha subito tagli stupidamente lineari e che non ha la flessibilità necessaria per rispondere ad emergenze straordinarie che la globalizzazione rischia di rendere frequenti.

Tre le questioni di cui dobbiamo cominciare a occuparci subito.

25 marzo 2020

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