Rassegna Stampa

26 settembre 2021

La COVID-19 dopo il vaccino è diversa

Fonte: ilpost.it

I rari casi dopo la vaccinazione sono per lo più con sintomi lievi e di breve durata, un probabile indizio sul futuro della malattia

Da inizio anno in tutto il mondo sono state somministrate oltre 6 miliardi di dosi dei vaccini contro il coronavirus, con oltre 2,5 miliardi di persone che hanno completato il proprio ciclo vaccinale. La stragrande maggioranza di questi individui non si ammalerà di COVID-19 e la piccola parte di loro che svilupperà un’infezione post-vaccino non avrà sintomi e manterrà un rischio molto basso di sviluppare forme gravi della malattia.

Come tutti gli altri vaccini, anche quello contro il coronavirus non protegge al 100 per cento contro la malattia, ma rende estremamente improbabile che ci si ammali gravemente.

Il vaccino sta in un certo senso cambiando la COVID-19, per lo meno per chi si è sottoposto alla vaccinazione, rendendola una malattia diversa da quella che aveva portato lutti e stravolto le nostre abitudini nel 2020. È una buona notizia, che non deve comunque portare a sottovalutare gli effetti del virus, che continua a causare la morte di migliaia di persone ogni giorno in tutto il mondo, specialmente dove i vaccini sono poco diffusi.

Stabilire in che misura stia cambiando la COVID-19, tra i vaccinati e il resto della popolazione, non è comunque semplice, perché la malattia stessa è difficile da definire.

26 settembre 2021

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