Rassegna Stampa

23 maggio 2022

Intramuraria/ La complessa questione della determinazione delle tariffe

Fonte: sanita24.ilsole24ore.com

Alcuni giorni fa su questo sito è stata data notizia di una recente decisione della Cassazione che torna sulla questione del ribaltamento dell’Irap sulle tariffe della libera professionale intramuraria (Alpi) svolta dai dirigenti sanitari dipendenti delle aziende ed enti del Servizio sanitario. L’articolo di commento ha segnalato correttamente e in modo lineare i contenuti della pronuncia che, tuttavia, deve essere contestualizzata perché la vertenza si riferisce a un periodo molto lontano (prima del 2007), precedente ad alcuni interventi legislativi (le modifiche apportate dalla legge 189/2013, la cosiddetta “legge Balduzzi”) e, soprattutto, perché vanno tenute presenti le modalità e il percorso di perfezionamento della contrattazione integrativa aziendale (l’istituto della auto definizione disciplinato dal Ccnl del 2019). In buona sostanza, dall’ordinanza in commento si ricava senz’altro che in “quella” vertenza l’azienda sanitaria ha sbagliato ma alle conclusioni della Suprema Corte non consegue che, in termini assoluti, all’azienda sanitaria sia interdetta la possibilità di recuperare gli importi dell’Irap, come tutti gli altri costi. Una cosa è adottare un atto unilaterale al di fuori del percorso negoziale e tutt’altra è ritenere che l’azienda sia soggetta ad un potere di veto da parte delle organizzazioni sindacali nella determinazione delle tariffe. Una ricostruzione sistemica e completa della problematica può essere utile.

23 maggio 2022

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