Rassegna Stampa

19 gennaio 2021

Il sistema sanitario del Portogallo è al collasso

Fonte: ilpost.it

Sono solo 8 i posti disponibili in terapia intensiva: dopo avere rafforzato le restrizioni, si cerca di aumentare la capacità degli ospedali

Il Portogallo sta affrontando il suo momento più difficile dall’inizio della pandemia, e da inizio gennaio la terza ondata di coronavirus ha portato in pochi giorni il sistema sanitario al suo limite. I posti letto riservati ai pazienti malati di COVID-19 negli ospedali di tutto il paese sono teoricamente finiti: lunedì 18 gennaio i ricoverati erano oltre 4.200, mentre i posti a disposizione sarebbero teoricamente 3.801. In terapia intensiva restano solo 8 posti sui 672 disponibili (il paese è quello con il numero di terapie intensive più basso dell’intera Unione Europea, in rapporto agli abitanti), mentre i contagi continuano ad aumentare. Il 16 gennaio ci sono stati quasi 11mila contagi, il dato più alto dall’inizio dell’epidemia; il 18 gennaio invece è stato il giorno con più decessi di sempre, 167, per cause legate alla COVID-19.

Gli ospedali stanno rispondendo come possono: aprendo nuovi reparti ai pazienti con COVID-19 e costruendo nuove strutture per aumentare la capacità di ricovero e di accoglienza al pronto soccorso, come sta accadendo all’ospedale Santa Maria di Lisbona. I medici in prima linea raccontano di star lavorando già al di sopra dei limiti e di essere costretti in alcuni casi ad accettare solo i pazienti in condizioni più gravi, con difficoltà soprattutto nei reparti di terapia intensiva. L’ordine dei medici ha parlato di «sofferenza etica» di chi lavora nei reparti con persone malate di COVID-19 e ha detto che «gli operatori sanitari non sono più in grado di salvare tutte le vite».

19 gennaio 2021

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