Rassegna Stampa

22 ottobre 2018

Pensioni

Il Governo: stop adeguamento su aspettative di vita

Fonte: ilmessaggero.it

L’età per la pensione di vecchiaia potrebbe non aumentare dopo lo scalino previsto nel 2019 a 67 anni. Mentre per la pensione anticipata non ci dovrebbero essere nuovi adeguamenti alla speranza di vita neanche nel 2019 lasciando l’uscita possibile con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 e 10 per le donne).

La «sterilizzazione» dell’aspettativa di vita è stata annunciata oggi (dopo anticipazioni circolate nelle scorse settimane) dal ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio che ha incontrato i rappresentanti dei lavoratori che hanno 41 anni di contributi ma che non possono andare in pensione perché non hanno raggiunto l’età di vecchiaia e si sono visti in questi anni crescere i contributi necessari per uscire indipendentemente dall’età.

L’ipotesi appare però molto costosa: secondo i calcoli presentati alla Commissione Lavoro della Camera la scorsa settimana dal presidente dell’Inps, Tito Boeri, l’insieme delle proposte del Governo in materia di accesso anticipato alla pensione rispetto alle regole attuali costerebbero solo l’anno prossimo sette miliardi (in più rispetto alla spesa per le pensioni prevista attualmente) per poi crescere rapidamente e pesare nel complesso in 10 anni per 140 miliardi aggiuntivi. La spesa crescerebbe fino al 2046 per poi scendere dato che a quel punto si pagherebbero pensioni più basse (a fronte di uscite anticipate) rispetto a quelle che si sarebbero pagate con le regole attuali che prevedono età e contributi in crescita con l’aumento dell’aspettativa di vita.

22 ottobre 2018

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