Rassegna Stampa

19 febbraio 2021

Funzione pubblica: il ritorno di Brunetta tra leggi sospese e innovazione mancata

Fonte: sanita24.ilsole24ore.com

E così dopo quasi dieci anni Renato Brunetta torna alla Funzione pubblica. Dopo la sua esperienza del 2008/2011 si sono succeduti a palazzo Vidoni cinque ministri (Patroni Griffi, D’Alia, Madia, Bongiorno, Dadone) che hanno in parte modificato la sua riforma del 2009, soprattutto la ministra Madia con la sua riforma del 2015, peraltro non completamene realizzata. E’ molto probabile che il ministro Brunetta non sarà quello di dieci anni fa, soprattutto per le forme di comunicazione aggressiva e i toni sopra le righe. Il lavoro da fare è tantissimo e i problemi sono estremamente complessi, basta pensare alle polemiche – vere e inventate – immediatamente sorte sullo smart working dei lavoratori pubblici.

Il pubblico impiego in questo decennio è profondamente cambiato, ma in peggio: ha avuto un notevole turn over non ripristinato, ha alzato di molto l’età media, non ha fatto grandi passi avanti nella digitalizzazione, i suoi esponenti migliori sono stati mortificati per la perdita di almeno il 15% del potere d’acquisto dovuta al lungo blocco della contrattazione collettiva. Da ora in poi, in termini generali, si deve affrontare subito la tornata contrattuale 2019/2021, visto che tutti i contratti collettivi dei dipendenti pubblici sono scaduti da più di due anni. C’è da mettere a regime la legge “Concretezza” (legge 56/2019) rimasta irrisolta in alcune parti, soprattutto in quella che interveniva sui concorsi pubblici.

19 febbraio 2021

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