Rassegna Stampa

31 gennaio 2022

Donne ai vertici, solo la legge garantisce la parità

Fonte: sanita24.ilsole24ore.com

In occasione della elezione del Presidente della Repubblica è sorto un acceso dibattito sul fatto che questa volta avrebbe dovuto essere eletta una donna: questa vicenda, con il suo pessimo esito, è una occasione per fare alcuni rilievi di carattere generale sulla presenza femminile nella vita pubblica del nostro Paese.

Cominciamo con la Magistratura che ormai ha un organico in maggioranza di donne e dove abbiamo visto una donna presidente della Corte costituzionale; ma il Csm tra i suoi 27 membri annovera soltanto 7 donne. A partire dal 2000 sono entrate molte donne nelle Forze armate e nelle Forze dell’ordine; sono, infatti, in attività numerosi Prefetti (40) e Questori (39) donna ma non risulta esserci un solo generale nelle quattro Armi e le quattro generalesse dei Carabinieri provengono dal Corpo forestale e dalla Polizia di Stato. Non molto diverso è lo scenario delle Università, laddove su 84 atenei si contano come Rettori 79 uomini e 5 donne. Sempre in ambito universitario, tra i 57.000 docenti è presente il 39% di donne ma, se si rileva la percentuale tra i professori ordinari, il numero scende al 25%. Dal dopoguerra abbiamo avuto ministri donne (poche, in verità).

Tuttavia i 30 Presidenti del Consiglio e i 12 Presidenti della Repubblica sono stati sempre uomini. Addirittura ai tempi della monarchia in Italia vigeva la legge Salica che avrebbe impedito al popolo italiano di avere una regina come Vittoria o Elisabetta. Forte è stata la spinta, come si diceva, per la elezione di una donna al Quirinale ma non va dimenticato che quando sono stati scelti i Grandi Elettori regionali, su 58 delegati le donne sono state cinque soltanto.

31 gennaio 2022

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