Rassegna Stampa

01 febbraio 2021

Covid: Ricciardi, in ritardo su cure, serve ok ai farmaci

Fonte: Ansa

Gli anticorpi monoclonali “vengono prodotti anche in Italia, riducono del 70 per cento l’aggravamento. Cosa stiamo aspettando?”. Lo chiede il professor Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, in un’intervista al Messaggero parlando delle cure per il Covid e invitando l’Aifa a essere “più coraggiosa”.

“Aifa ha detto che aspetta Ema (l’agenzia europea del farmaco). Quando c’è un nuovo farmaco in Europa, deve approvarlo l’Ema, che però non ha gli stessi strumenti della Fda (l’agenzia americana) che può ricorrere all’approvazione di emergenza.

L’Ema ha solo lo strumento dell’approvazione condizionata, che necessita di più tempo. Ma i singoli Stati possono approvare in forma emergenziale”.

Per quanto riguarda il piano vaccini, Ricciardi sottolinea che “dovremo vaccinare centinaia di migliaia di persone nei palasport, negli studi di medicina generale… avremo bisogno di una organizzazione di tipo militare che ancora non c’è. Non può essere considerata ordinaria amministrazione”. Il commissario Arcuri, aggiunge, “sta svolgendo egregiamente il suo compito e sta gestendo in maniera encomiabile l’approvvigionamento dei vaccini. Ma organizzare le vaccinazioni non è un lavoro che si può fare part time e il quadro non può essere frammentato tra le
regioni. Serve una leadership forte e riconosciuta, che dia garanzie ai cittadini che questa operazione sarà eseguita con lo stesso livello di efficienza in tutto il Paese. Penso a una persona come Bertolaso, ad esempio”.

01 febbraio 2021

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