Rassegna Stampa

13 settembre 2021

Covid: effetti e criticità della “sospensione” dall’attività lavorativa del personale sanitario non vaccinato

Fonte: sanita24.ilsole24ore.com

di Stefano Simonetti

Più volte su questo sito ho parlato della questione dell’obbligo vaccinale per il personale sanitario. A cinque mesi dall’adozione del decreto 44/2021 si può provare a tirare le somme della lunga e contorta procedura attivata da aprile. Alcuni giorni fa il presidente della FNOMCEO ha comunicato che erano 644 i medici attualmente sospesi dagli albi degli Ordini italiani. Le sospensioni sono state in tutto 820, di cui 176 revocate dopo che i medici di sono vaccinati (vedi Il Sole 24 ore-Sanità dell’8 settembre). Poiché i dati si riferiscono al 40% degli Ordini provinciali, si può ritenere che le sospensioni riguardino circa 1.600 medici. A questi vanno aggiunti tutti gli altri professionisti sanitari, gli OSS e il personale che ha contatti diretti con il pubblico. Sono tanti ? Sono un numero irrilevante ? Ciascuno può trarre le proprie conclusioni ma, riguardo agli aspetti generali della questione, una cosa è certa e cioè che la procedura prevista dal decreto 44 è troppo complicata, lunga e farraginosa. Si sono puntualmente verificate tutte le criticità che avevo segnalato fin dal primo articolo del 12 aprile 2021 e oggi a tre mesi (teorici) dalla fine dello stato di emergenza siamo ancora in una fase di lenta e progressiva attuazione del percorso. Alla luce delle numerose sentenze intervenute nel frattempo, può essere interessante approfondire un aspetto delicato che ha ricadute sul rapporto di lavoro: la natura giuridica della sospensione. Intendo quella adottata dall’azienda sanitaria a seguito della comunicazione dell’Ordine. Benchè nessuno abbia chiarito o specificato alcunché, penso di poter ipotizzare le seguenti caratteristiche.

13 settembre 2021

Condividi: