Rassegna Stampa

19 settembre 2020

Covid in aereo, lo studio sul «focolaio» sul volo Londra-Hanoi

Fonte: Corriere.it

Gira molto in queste ore uno studio relativo a un volo Londra-Hanoi effettuato il 1 marzo. Ci sono alcune cose da sapere, però: eccole

Nelle ultime ore è stato pubblicato uno studio, ancora in fase preliminare, che descrive un cluster originatosi, secondo gli autori del paper (pubblicato su Emerging Infectious Diseases), su un volo Londra -Hanoi del 1 marzo durato 10 ore.

La descrizione del volo
Un caso «indice» avrebbe infettato 15 persone sedute in business class anche a più di due metri di distanza (nell’immagine sopra, in rosso il caso «indice» e in arancione la disposizione dei sedili occupati dalle persone contagiate in seguito al volo). Si tratta di una giovane donna e sua sorella che si erano recate a Milano e Parigi per eventi legati alla moda, poi erano andate a Londra, da dove avevano preso il volo per Hanoi. Era il primo marzo, una delle due aveva un po’ di mal di gola e tosse, ma niente febbre. All’epoca le compagnie aeree non avevano ancora preso nessuna misura per contrastare il virus, e la mascherina a bordo non era obbligatoria. Sul volo erano presenti 217 passeggeri e membri dell’equipaggio. Dodici persone che volavano in business class, due che volavano in economy e un membro dell’equipaggio sono risultati positivi, nei giorni dopo il volo. «Concludiamo che il rischio di trasmissione a bordo durante i voli a lungo raggio è reale e può creare focolai di dimensioni importanti, persino in aree come la business class, con maggior spazio tra i sedili», scrivono i ricercatori vietnamiti dell’Istituto nazionale di igiene ed epidemiologia di Hanoi.

19 settembre 2020

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