Rassegna Stampa
30 agosto 2022
Covid-19: una proteina nel sangue predice la malattia grave
Fonte: healthdesk.it
Uno studio su oltre 2.500 pazienti ricoverati per Covid suggerisce che il livello di antigeni di Sars-Cov-2 al momento dell’ingresso in ospedale sia una biomarcatore affidabile della prognosi. Livelli più elevati di antigene plasmatico sono associati a complicanze e degenza prolungata
I livelli dela proteina nucleocapside (la cosiddetta proteina N) di Sars-Cov-2 presente nel sangue dei pazienti ricoverati per Covid-19 al momento dell’ingresso in ospedale può essere un indicatore del rischio di complicanze. Una elevata quantità delle proteine virali introdotte nell’organismo con l’infezione è infatti associata a una maggiore gravità dei sintomi.
Lo dimostra uno studio condotto in 114 centri di 10 Paesi pubblicato su Annals of Internal Medicine.
I ricercatori hanno analizzato i livelli della proteina in 2.540 adulti ricoverati in ospedale per infezione acuta da Sars-CoV-2 che manifestavano i sintomi della malattia da non più di 12 giorni per valutare l’associazione del livello di antigeni con la successiva prognosi a breve termine.