Rassegna Stampa

28 aprile 2020

Covid-19. Regioni a confronto

Fonte: saluteinternazionale.info

L’isolamento domiciliare con assistenza praticata dai servizi territoriali è stato molto forte in Veneto, discretamente applicato in Emilia-Romagna, poco o nulla applicato, all’inizio soprattutto, in Lombardia.

Il virus Sars-Cov-2, agente patogeno della Covid19, si è abbattuto sull’Italia ed in particolare sul Nord Italia con la furia di un ciclone, causando morti, mettendo in crisi il sistema sanitario, mobilitando tutte le forze disponibili della Protezione Civile, imponendo restrizioni drastiche della mobilità delle persone, incidendo pesantemente sugli assetti economici di un vasto territorio particolarmente produttivo.
A distanza ormai di più di due mesi dall’esordio di questa epidemia è possibile iniziare ad analizzare una discreta mole di dati per cercare di capire di più su un fenomeno che non ha precedenti e che ha trovato la Nazione, le Nazioni in verità, assolutamente impreparate. In particolare ci sono degli interrogativi cui oggi è difficile dare delle risposte ma che è auspicabile in un futuro quanto mai prossimo possano trovare adeguati riscontri che saranno certamente utili per future, non auspicabili, analoghe situazioni.
In questa analisi prenderemo in considerazione l’andamento della tipologia dei ricoveri e di alcuni grossolani risultati nelle tre Regioni che, a tutt’oggi, hanno fatto registrare la maggiore incidenza della malattia: la Lombardia, il Veneto e l’Emilia-Romagna. Per quanto riguarda il Piemonte, che ultimamente ha fatto registrare un’impennata e nel numero di contagi e in quello dei decessi, l’elaborazione dei dati sarà oggetto di un prossimo studio. I dati che fanno parte di questa semplice analisi sono quelli forniti dalla Protezione Civile e reperibili nel relativo sito internet, le elaborazioni che l’Istituto Superiore di Sanità produce con aggiornamenti periodici e i dati ISTAT sulla popolazione italiana.

28 aprile 2020

Condividi: