Rassegna Stampa

04 marzo 2021

Covid-19 e cibi surgelati, cosa c’è da sapere sulla teoria della Cina. Ma il contagio è davvero possibile?

Fonte: ilfattoalimentare.it

Ma è davvero possibile prendere il Covid-19 dai surgelati? Sì, secondo la Cina, che è arrivata addirittura a suggerire, più o meno apertamente, che ci siano stati proprio degli alimenti congelati provenienti dall’estero all’origine del primo focolaio di Wuhan, quello che ha fatto conoscere il Sars-CoV-2 a tutto il mondo. Una teoria che ha ripreso vigore dopo la presentazione dello scorso 9 febbraio dei primi risultati dell’indagine sulle origini del virus del team di scienziati dell’Oms, secondo cui “sarebbe interessante esplorare” la possibilità della trasmissione via cibi surgelati. Eppure le principali istituzioni sanitarie e per la sicurezza alimentare di tutto il mondo, tra cui la stessa Oms, la ritengono un’eventualità improbabile.

La teoria ha preso piede nell’ottobre 2020, quando un focolaio scoppiato nella città di Tsingtao è stato ricondotto a due lavoratori portuali che si erano ammalati di Covid-19 alla fine di settembre. Durante le indagini di tracciamento, i Centri per il controllo delle malattie (Cdc) cinesi hanno rilevato la presenza su cibi surgelati importati di Sars-CoV-2 vitale. Questa scoperta è stata considerata dalla Cina una prova della possibilità che il coronavirus possa trasmettersi su lunghe distanze attraverso la catena del freddo.

Secondo un report dei Cdc cinesi pubblicato l’8 gennaio 2021, tra l’inizio di giugno e la fine del 2020 il materiale genetico del coronavirus è stato individuato sulla superficie e sulle confezioni di alimenti congelati importati in 18 province, che nel mese di gennaio sono poi salite a 21. In tre di esse, secondo le autorità sanitarie locali, si sono verificati piccoli focolai che “sono stati fatti risalite alla trasmissione originata da lavoratori delle celle frigorifere del porto, stabilimenti di lavorazione di prodotti ittici, e mercati legati ad alimenti importati della catena del freddo”. Sono risultati positivi all’RNA virale: salmone, gambero bianco, lofiformi, filetti di merluzzo, pesce coltello, manzo, stinco di maiale, ali di pollo e carne di maiale.

04 marzo 2021

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