Rassegna Stampa

09 marzo 2021

Che succede con i figli dei lavoratori essenziali

Fonte: ilpost.it

La scorsa settimana il ministero dell’Istruzione aveva detto che avrebbero potuto svolgere lezioni in presenza, ma pochi giorni dopo ha cambiato idea

Da alcuni giorni si sta discutendo molto della possibilità che i figli di persone che svolgono “lavori essenziali” possano andare a scuola e frequentare le lezioni in presenza anche qualora si trovino in zone in cui le scuole siano chiuse a causa delle restrizioni.

Il 4 marzo una nota del ministero dell’Istruzione inviata ai dirigenti scolastici aveva specificato che la didattica in presenza sarebbe stata garantita anche ai figli delle persone che svolgono lavori essenziali, le quali avrebbero difficoltà a lasciare i propri figli a casa o a lavorare in remoto. La nota, firmata da Marco Bruschi, capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione – scelto dall’ex ministra Lucia Azzolina e ancora in carica in attesa che il nuovo ministro Patrizio Bianchi nomini un sostituto – aggiungeva i figli dei lavoratori essenziali agli studenti con disabilità, per i quali la didattica in presenza è garantita già in base all’ultimo DPCM del 2 marzo.

09 marzo 2021

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