Rassegna Stampa

04 febbraio 2022

Che cosa sta rivelando l’ondata di Omicron sull’immunità umana

Fonte: lescienze.it

L’affannosa ricerca degli immunologi per capire come proteggerci dalle molteplici varianti di SARS-CoV-2, presenti e future, ha portato anche a una migliore conoscenza delle reazioni immunitarie del nosto organismo, con alcune sorprese

Nessuno ha previsto quanto velocemente Omicron avrebbe dilagato nel mondo. Anche se l’ondata della variante sta cominciando a diminuire in molti paesi, il numero di casi in tutto il mondo è ancora in aumento. L’ultima settimana completa di gennaio ha visto circa 23 milioni di nuovi casi confermati; i picchi precedenti hanno raggiunto circa cinque milioni a settimana. Gli affannati funzionari della sanità pubblica stanno ancora lottando per limitare la diffusione del virus in modo che le persone con COVID-19 non sommergano gli ospedali.

Omicron ha anche presentato agli immunologi un nuovo e urgente rompicapo. I dati iniziali suggeriscono che i vaccini esistenti, progettati facendo riferimento al SARS-CoV-2 originale, non forniscono molta protezione dall’infezione con la variante, anche se sembrano ridurre il rischio di ospedalizzazione o morte. La protezione fornita da due dosi di un vaccino a RNA messaggero scende a meno del 40 per cento pochi mesi dopo la seconda dose. Ma una terza dose di richiamo sembra aiutare. Un rapporto ha trovato circa il 60-70 per cento di protezione dall’infezione a due settimane dopo una terza iniezione, e la protezione dalla malattia grave sembra forte.

04 febbraio 2022

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