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15 dicembre 2017

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Parere positivo delle Regioni, ma mancano risorse per i contratti della sanità

Categoria: CCNL, DEF e Legge Bilancio, Governo e Parlamento, Regioni e SSR

La Conferenza delle Regioni del 14 dicembre ha espresso un parere positivo in merito alla Legge di bilancio, evidenziando ancora problematiche rispetto alle risorse necessarie per il rinnovo dei contratti nel settore sanità. 

In particolare – nel sostenere le proprie ragioni – la Conferenza ha sottolineatoato il concorso positivo delle regioni a statuto ordinario alla manovra di finanza pubblica per l’anno 2018 che ammonta a 12,95 miliardi di contributo.

Permangono i timori per la riduzione della spesa sociale che si andrebbe a creare in quanto il taglio strutturale in termini di indebitamento netto risulta non ancora coperto per l’anno 2018 per 2,694 miliardi. Il parere è comunque positivo alla luce dell'impegno del governo di risolvere una serie di criticità, con l’impegno da parte del dell'esecutivo di ristabilire i 300 milioni di tagli che avrebbero colpito in particolare proprio le politiche sociali.

Il documento delle Regioni "POSIZIONE SU Ddl BILANCIO DI PREVISIONE DELLO STATO 2018 E BILANCIO PLURIENNALE PER TRIENNIO 2018-2020"

"I 300 milioni tra indebitamento netto e riduzione del taglio che ci verrebbe concesso, è la risposta a quello che chiedevamo: è la misura necessaria per andare alla chiusura dei bilanci regionali con più tranquillità. Siamo poi soddisfatti per l'acquisizione di oltre 70 milioni per il trasporto dei disabili, una cifra doverosa. Tutto questo ci dà dell'ossigeno". Così il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Stefano Bonaccini, al termine della seduta del 14 dicembre. "Però abbiamo la preoccupazione riguardante il tema sanità: governo e parlamento dovrebbero riflettere sul contratto che si è iniziato a discutere; è curioso non riuscire a trovare una cifra anche per i lavoratori in sanità".

 

"Le Regioni danno parere positivo alla luce dell'impegno del governo di risolvere una serie di criticità – ha detto l'assessore Garavagliala più importante riguarda la parte non sanitaria: il governo si è impegnato a trovare una soluzione per quei 300 milioni di tagli che avrebbero colpito fondi dedicati, come la non autosufficienza e le politiche sociali. Questa partita è risolta, è un bene. Nelle prossime ore verranno presentati gli emendamenti. Sulla sanità rimarchiamo invece che il Fondo non può andare troppo sotto altrimenti ci rimettono i Lea (i livelli essenziali di assistenza); poi c'è il tema del contratto: vale circa 1,4 miliardi, di cui la metà sono nei bilanci delle aziende e questo fa parte del Fondo sanitario, ma la scelta di arrivare a fare un incremento maggiore del 3,5%, che noi condividiamo, non si tiene con gli atti che abbiamo oggi: mancano 700 milioni, c'è un buco, insomma, di questa entità".

Fonte: regioni.it