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Onaosi: integrare servizio pubblico e enti mutuo soccorso
Categoria: Previdenza
Integrare i servizi offerti dalla Sanità pubblica con le esperienze di mutuo soccorso per continuare a garantire ai cittadini un’assistenza universalistica. La proposta viene lanciata a Perugia, all’apertura dell’anno di studi dell’Opera nazionale assistenza degli orfani dei sanitari italiani, Onaosi.
La cerimonia ha infatti dato lo spunto per una riflessione sui 40 anni del Servizio sanitario nazionale, analizzati anche dalla prospettiva di una realtà come quella dell’Onaosi, che in 145 anni di attività, ha costruito un modello di assistenza e previdenza considerato un’eccellenza europea.
Serafino Zucchelli, presidente Onaosi: “Onaosi nasce nella seconda metà dell’Ottocento, come intuizione di alcuni medici, al soldo del pubblico impiego, che in genere erano i figli della maestra del paese, per cui quando loro morivano e si moriva spesso in giovane età, le famiglie in condizioni disastrose. Oggi non si assistono solo gli orfani, ma anche i contribuenti che sono in condizioni difficoltà: malattie, perdita del lavoro, disabilità in famiglia”, ha spiegato.
Proprio l’esperienza di Onaosi, e la sua storia centenaria, mette in evidenza come oggi il ruolo delle realtà di mutuo soccorso sia tutt’altro che superato, diventando anzi cruciale in un contesto di crisi economica e dei servizi di welfare.
“Questo strumento, che era un welfare categoriale, diventato aggiuntivo rispetto al welfare che c’era. Con la riduzione forte del welfare pubblico, è diventato indispensabile”, ha detto ancora Zucchelli.
Si tratta di una valutazione condivisa e rilanciata anche dall’ex ministro della Sanità, Rosy Bindi, che in apertura dell’anno di studi ha tenuto una lectio magistralis sui 40 anni del Servizio Sanitario.
Bindi ha sottolineato la necessità da parte del sistema pubblico di un intreccio funzionale e politico con realtà come quella dell’Onaosi.“Come tutte le opere solidaristiche di iniziativa privata hanno bisogno comunque di un riconoscimento pubblico, perché comunque hanno un valore pubblico, comunque hanno un valore civile ed è evidente che tutto ciò va sostenuto anche con risorse pubbliche, magari con alcuni servizi, magari con ricorso a facilitazioni fiscali, perchè credo che questo consenta di avere una classe dirigente più motivata e più preparata, di cui il nostro paese sicuramente ha bisogno”, ha affermato Bindi.
Fondata nel 1874 da Luigi Casati, medico di Forlì, l’Onaosi conta oggi 11 strutture formative in 8 città italiane e garantisce la formazione di oltre 3500 studenti.
Fonte: Askanews