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EMERGENZA LEGGE DI BILANCIO
Occorre finanziare il Ssn per non farlo crollare
La sanità pubblica rappresenta il 70% dei bilanci delle regioni e il 100% degli interessi di 60 milioni di italiani
Categoria: CCNL, Comunicati
“La sanità pubblica rappresenta il 70% dei bilanci delle Regioni e queste chiedono più risorse“, ha dichiarato il Presidente di FVM Federazione Veterinari, Medici e Dirigenti sanitari, Aldo Grasselli.
La tutela della salute è un interesse di 60 milioni di italiani che chiedono più efficienza, più appropriatezza, più attenzione nella presa in carico da parte del personale sanitario.
Ma se non si argina con un buon contratto la fuga dagli ospedali e dai servizi, con l’arrivo della “quota cento” molti sanitari incasseranno la pensione lasciando vacanti posti di lavoro nel servizio pubblico per poi ricollocassi nelle cliniche private a fare concorrenza al Servizio sanitario nazionale. Le liste d’attesa nelle aziende del Ssn aumenteranno e contemporaneamente aumenterà l’offerta di qualità nella sanità privata a pagamento.
Accogliamo quindi con favore le dichiarazioni del Viceministro dell’Economia Massimo Garavaglia: “gli ultimi governi hanno tagliato la sanità di 8 miliardi. E’ chiaro che questo è un problema. Il grosso della spesa sanitaria è proprio il personale. Chi ne ha fatto le spese è il personale: con il blocco delle assunzioni. La novità che c’è nel Def, una delle cose fondamentali, è che si inverte la rotta sul Fondo sanitario nazionale: fine dei tagli, si torna a salire“.
Grasselli ha così concluso il suo commento: “Ci aspettiamo che quanto promesso diventi tangibile e sia certificato dalla Gazzetta Ufficiale, ma se vogliamo sveltire i tempi per la conclusione del nostro contratto occorrono anche interventi legislativi del Governo sull’abolizione dell’art. 23 del Dlgs 25/5/2017 N. 75, una disposizione che metta finalmente nella massa salariale l’indennità di esclusività di rapporto dei sanitari e una disposizione che consenta l’integrale recupero nel CCNL allo scopo di assumere e premiare il personale con la RIA, la retribuzione individuale di anzianità dei sanitari andati in pensione“.