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Legge 113/2020: una legge da migliorare?
Categoria: Intimidazioni
Con la legge 113/2020 la politica nazionale ha voluto dare un segnale di attenzione al problema delle aggressioni e intimidazioni ai sanitari.
Per valutarne eventuali effetti positivi si dovrà attendere però molto tempo.
A distanza di quasi tre anni dalla sua emanazione non abbiamo avuto risultati evidenti anche perché sarebbe utopia immaginare che la sola legge, che pur consente l’ampliamento delle misure di prevenzione e protezione per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie possa da sola determinare la riduzione delle violenze contro i sanitari.
Dopo anni di definanziamento del SSN, la riduzione del personale e l’inesorabile calo dei livelli di assistenza e di attività dei servizi, le violenze nei confronti dei sanitari continuano a essere un fenomeno molto preoccupante.
Il perpetrarsi degli episodi è forse il segno di una mancanza di rispetto verso l’importante lavoro svolto dai sanitari, che in alcuni contesti viene scatenato dalla percezione di una mancata tutela nel momento del bisogno o della malattia, ma non per questo giustificabile.
Questa legge, oltre alle misure preventive, prevede pene severe e sanzioni applicabili su chi esercita la violenza, ma al momento non si ha notizia della loro applicazione.
Auspichiamo il fenomeno sia percepito dalle amministrazioni come un problema reale, da affrontare e risolvere, e che il d.lvo 81/08 sulla sicurezza dei lavoratori, per il quale le aziende sanitarie sono tenute ad adottare le misure generali di tutela della salute dei lavoratori e che costituisce già un valido argine rispetto ai danni diretti o indiretti conseguenti ad aggressioni, sia realmente applicato alle molteplici figure professionali che operano in sanità.