L’Ufficio Parlamentare di Bilancio ha elaborato e diffuso un focus sulla manovra per il 2018, di fatto una “sintesi del testo definitivo”. Il Focus illustra la versione finale della manovra per il 2018 così come approvata dal Parlamento a fine dicembre.
Durante l’esame parlamentare della legge di bilancio per il 2018-2020 (L. 205/2017) e del decreto legge 148/2017 in materia finanziaria e per esigenze indifferibili (convertito dalla legge 172/2017) sono stati apportati numerosi cambiamenti, spesso con effetti finanziari limitati.
Si tratta di modifiche che spesso riflettono norme che sarebbero state inserite in un provvedimento specifico, il cosiddetto “proroga termini”, che quest’anno non è stato adottato.
In campo pensionistico, è prevista la deroga – relativamente ad alcune attività “gravose” − dall’adeguamento del requisito di vecchiaia (per l’accesso al pensionamento) alla speranza di vita, certificata dall’Istat in cinque mesi, decorrente dal 2019.
È stato poi costituito inoltre un fondo per la riduzione del cosiddetto “superticket” – ossia la quota fissa di 10 euro per ricetta sull’assistenza specialistica ambulatoriale− oppure delle misure a esso alternative individuate dalle Regioni in sostituzione dello stesso.
Tra le disposizioni che riducono le entrate il “focus” dell’ufficio parlamentare di bilancio ricorda la disposizione che, ai fini delle detrazioni Irpef, eleva a quattromila euro la soglia del reddito annuo, per i soli figli lavoratori sino a 24 anni di età, per essere considerati a carico.
Sul versante delle risorse di copertura, si evidenzia l’istituzione, a decorrere dal 2019, di una imposta sulle transazioni digitali relative a prestazioni di servizi, effettuate tramite mezzi elettronici, di tipo business to business, con esclusione quindi delle transazioni di commercio elettronico e di quelle di tipo business to consumer.
Inoltre, è stata introdotta l’indeducibilità ai fini delle imposte dirette dei costi relativi ai carburanti non acquistati tramite mezzi di pagamento elettronico e dell’indetraibilità ai fini IVA dei corrispettivi pagati in contanti.
Prevista poi una nuova concessione con riferimento all’infrastruttura autostradale A22 Brennero-Modena.
Una larga parte delle risorse sono dedicate al settore del pubblico impiego:
1) l’intervento più importante, dal punto di vista delle risorse, riguarda il rinnovo dei contratti dei dipendenti. L’onere derivante dall’accordo tra Governo e Organizzazioni sindacali raggiunto a novembre 2016 – aumento medio del salario lordo mensile di circa 85 euro – viene rideterminato in 2,85 miliardi l’anno a decorrere dal 2018, richiedendo ulteriori risorse per 1,65 miliardi rispetto alla legislazione vigente;
2) ulteriori norme riguardano l’assunzione di personale, tra cui si prevede: nel comparto sicurezza (Carabinieri, Polizia, Polizia penitenziaria, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco) un piano di assunzioni straordinario per accelerare il ripianamento degli organici, con circa 7.400 nuovi ingressi nel quinquennio 2018-2022; l’assunzione, rispettivamente, di circa 1.300 e 300 ricercatori, nell’Università e negli Enti di ricerca; l’assunzione nell’Amministrazione giudiziaria di ulteriori 1.400 unità di personale non dirigenziale oltreché di magistrati (vincitori di concorso già in itinere), e l’ampliamento delle piante organiche di Avvocatura e Procura dello Stato; altre norme prevedono il reclutamento o la stabilizzazione di personale non dirigenziale, principalmente presso i Ministeri.
Diversi gli interventi a favore dell’occupazione.
E’ previsto l’esonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato di soggetti di età inferiore ai 35 anni (a decorrere dal 2018, su ogni nuova assunzione a tempo indeterminato e su ogni trasformazione a tempo indeterminato di rapporti a termine con esclusione delle posizioni dirigenziali), il datore di lavoro privato beneficerà, per i primi 36 mesi di durata del contratto, dell’esonero dal pagamento del 50 per cento dei contributi previdenziali a suo carico − esclusi quelli Inail −, entro il limite massimo di 3.000 euro all’anno, e un incentivo specifico, limitatamente al 2018, per gli imprenditori agricoli e i coltivatori diretti di età inferiore ai 40 anni;
E’ incrementato il fondo sociale per l’occupazione e la formazione. Si tratta di risorse indirizzate alle misure per le famiglie e per il contrasto della povertà. Le principali misure riguardano:
1) l’aumento del fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale per 300 milioni nel 2018, 700 nel 2019 e 665 nel 2020, cui vanno aggiunti 235 milioni nel 2020 per gli obiettivi che saranno individuati con il Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale; tra le misure emerge quella relativa all’estensione della platea dei beneficiari del Reddito di inclusione (REI) e all’innalzamento dell’importo massimo del beneficio, che diviene una misura a carattere universale, anche se condizionata alla prova dei mezzi e all’adesione a un progetto personalizzato di attivazione lavorativa e inclusione sociale, con limitazioni connesse alla temporaneità del beneficio anche al perdurare delle condizioni di bisogno e al vincolo alle risorse disponibili;
2) al fine di sterilizzare gli effetti del rinnovo dei contratti del pubblico impiego sulla fruizione del bonus di 80 euro, vengono incrementate le soglie reddituali di acceso al beneficio per tutti i lavoratori dipendenti;
3) un contributo sotto forma di credito di imposta per le fondazioni che effettuano erogazioni finalizzate alla promozione di un welfare di comunità (contro la povertà, le fragilità sociali, il disagio di famiglie con minori, ecc.);
4) è inoltre prorogato per il biennio 2018-19 il “bonus cultura” per i diciottenni;
5) viene esteso, rideterminandone la durata, l’assegno di natalità (cosiddetto bonus-bebè).
Altre misure riguardano le detrazioni Irpef:
1) proseguono, anche se in parte ridotte, quelle per le spese relative alla riqualificazione energetica e per ristrutturazioni edilizie e vengono inserite nuove detrazioni per la sistemazione del verde di edifici abitativi;
2) viene introdotta nuovamente, dopo alcuni anni dalla sua eliminazione, una detrazione per le spese di abbonamento al trasporto pubblico;
3) è elevata a quattromila euro la soglia del reddito annuo, per i figli lavoratori sino a 24 anni di età, per essere considerati a carico.
Ulteriori provvedimenti riguardano il rilancio degli investimenti pubblici attraverso:
1) l’ulteriore finanziamento del fondo istituito dalla legge di bilancio per il 2017 con impatti crescenti di realizzazione della spesa per circa 150 milioni nel 2018, un miliardo nel 2019 e 1,2 miliardi nel 2020;
2) disposizioni agevolative a livello locale, tra cui l’utilizzo dell’avanzo vincolato per investimenti nell’ambito del patto nazionale incentivato degli Enti locali; viene disposto l’ampliamento e il prolungamento della possibilità, già prevista dalla legge di bilancio per il 2017, di finanziare gli investimenti mediante spazi finanziari in deroga alla regola del pareggio;
3) un programma straordinario per la manutenzione della rete viaria di Province e Città metropolitane, il cui impatto sulla realizzazione della spesa è valutato in 20 milioni nel 2018, 100 nel 2019 e 150 nel 2020;
4) un contributo a favore dei Comuni per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio, per un importo complessivo di 850 milioni (rispettivamente 150, 300 e 400 milioni in ciascun anno del triennio 2018-2020), i cui effetti in termini di effettivo incremento della spesa sono distribuiti su un arco di 7 anni (in termini di contabilità nazionale dal 2018 al 2024, di cui 11 milioni nel 2018, 62 nel 2019 e 154 nel 2020).
Una serie di altre misure interessano ancora la finanza di Regioni ed Enti locali quali in particolare:
1) la riduzione al concorso della finanza pubblica delle Regioni a statuto ordinario, con l’obiettivo di attenuare gli effetti delle manovre previste a legislazione vigente, mediante sostituzione, parziale, di tagli di trasferimenti con obbligo di esposizione di avanzi, in deroga alla regola del pareggio; nonché la riduzione del concorso alla manovra a carico delle Regioni Friuli Venezia-Giulia, Valle d’Aosta e delle Province autonome di Trento e di Bolzano;
2) i contributi a favore di Province, Città metropolitane, reintegrando parte dei trasferimenti soppressi da precedenti manovre, tramite l’attribuzione di risorse a tali enti o a quelli che ne hanno ereditato le funzioni (le Regioni nel caso dei Centri per l’impiego).
Infine – ricorda il focus – sono disposte alcune misure in materia di giochi, consistenti nella prosecuzione onerosa delle concessioni relative alle lotterie istantanee, alle scommesse e al Bingo.
Fonte: regioni.it