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Intimidazioni ai veterinari pubblici. È sempre più pericoloso fare il veterinario Asl
Categoria: Intimidazioni
La sanità pubblica veterinaria è sconosciuta ai più.
La politica regionale ci ignora, in quasi tutta Italia i servizi veterinari di sanità animale, di igiene zootecnica e urbana veterinaria, di sicurezza alimentare, sono sottostimati e destrutturati per fare cassa.
I servizi veterinari però sono una grande risorsa per le filiere agroalimentari, infatti il loro ruolo non è quello di elevare contravvenzioni e sanzioni penali ad ogni piè sospinto, ma di trovare, insieme agli operatori collaborativi, una soluzione ogni volta che riscontrano un problema.
Non sempre però gli operatori del settore agricolo zootecnico alimentare si adattano alle regole, e cercano di forzare la situazione sino a tentare di intimidire e neutralizzare i veterinari pubblici.
Questo problema è stato sollevato dal SIVeMP già nel lontano 2009
Molte promesse dal governo, molto silenzio dalle regioni, provvedimenti irrazionali e dannosi come la turnazione dei veterinari da parte delle Asl e tutto resta come prima.
Chiunque capirebbe che laddove ci sono intimidazioni si deve rafforzare e proteggere gli intimiditi, nel nostro caso si rischia di essere guardati con sospetto.
Ci sono addirittura gruppi animalisti che accorrono in soccorso dei colleghi intimiditi dicendo “Bravi! Fanno seriamente il loro lavoro!” ma sottintendendo che il sistema veterinario invece mediamente sarebbe colluso con chi maltratta gli animali.
Insomma, nei confronti dei veterinari pubblici c’è contemporaneamente disinteresse e opportunismo.
In genere quando in sala operatoria il caso è difficile si affiancano più chirurghi e più infermieri.
Invece i veterinari pubblici che affrontano le situazioni più delicate sono sempre più soli.
Documento SIVeMP: “Il problema delle aggressioni e delle intimidazioni“