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Intersindacale Asur Marche chiede revoca della determina 742/2019 e il chiarimento dell’utilizzo fondi contrattuali e dei residui dal 2010 al 2019

Categoria: Regioni e SSR



L’Intersindacale ASUR, che comprende il 74% della rappresentanza dei Dirigenti Medici e Veterinari della Azienda ASUR delle Marche (FVM, CIMO, FASSID, FESMED, CISL, CGIL, ANPO, UIL), nonostante abbia ricevuto una nota del Direttore Generale Dott.ssa Nadia Storti in cui ribadisce che la determinazione n. 742/19 è temporaneamente sospesa cioè, priva di qualsiasi efficacia fino al completamento del percorso attuativo, ne chiede la sua completa revoca”, così in una nota stampa.

L’ Intersindacale ASUR mentre stigmatizza il fatto che la notizia sia stata data prima agli organi di stampa, prende atto delle affermazioni della nota ASUR e chiede la definitiva revoca della determinazione 742 /19 la quale, benché “sospesa’’ da quanto affermato dalla Dirigenza ASUR, resta attiva giuridicamente a tutti gli effetti riguardanti la soppressione di 130 incarichi”.

Nell’incontro convocato per il 29 gennaio p.v. si verificherà se vi siano le condizioni per un confronto chiarificatore al fine di dare risposte certe ai cittadini ed ai dirigenti sanitari”.

“Altra vertenza, da non confondere con quella relativa alla determina 742/19, è quella che riguarda, invece, la richiesta di sottoscrizione dei contratti collettivi integrativi (CCIA), per i quali erano stati richiesti da tempo i dati riguardanti la costruzione dei Fondi contrattuali e dei residui dal 2010 al 2019.
Non avendo ricevuto nessun chiarimento, in merito, su come siano stati impiegati tali fondi, l’Intersindacale ASUR aveva deciso di non partecipare in ASUR alla riunione del 13.01.2020.
A tutt’oggi, si fa rilevare che i suddetti dati, ancorché promessi dalla Dott.ssa N. Storti non sono ancora pervenuti alle organizzazioni sindacali”.

Questo per chiarire, una volta per tutte, le motivazioni delle due distinte vertenze avviate dall’Intersindacale ASUR, ed evitare che, strumentalmente, come fatto da altro sindacato, si confondano e sovrappongano i problemi”.

Nella Sanità Pubblica non ci si può più permettere di utilizzare le risorse umane e finanziarie in modo inappropriato, con modelli organizzativi improntati ad inefficacia ed inefficienza che rispondono a logiche corporative ed interessi di parte, a scapito del bene comune ”così Antonio Angellotti, Dirigente Medico Veterinario Presidente FVM Marche e Segretario SIVeMP Marche.

Continueremo – afferma Angellotti – la lunga lotta, iniziata fin dal 2011, contro l’impropria riorganizzazione del SSR Marche, non rispettosa della normativa nazionale, che ci ha portato a presentare 11 ricorsi amministrativi. Dapprima sulla mancata distinzione delle strutture tra ospedale e territorio/prevenzione (DGRM n. 1219/2014), poi contro le Determine (dalla n. 350/2015 fino alla n. 361/2017) sul nuovo assetto organizzativo dell’ASUR Marche”.

Vogliamo una Sanità marchigiana che funzioni – dice Fabiola Fini, Vice Segretario Nazionale del Sindacato Medici Italiani e Vice Presidente Vicario Nazionale della Federazione Veterinari e Medici – diciamo basta ad una politica di tagli lineari che non hanno dato risparmi ma solo compressione dei diritti e depotenziamento dell’organizzazione e della qualità dei servizi, per questo, a tutela dei cittadini, puntiamo il dito contro il taglio di 130 incarichi di struttura e reclamiamo trasparenza” aggiunge.

Non è ammissibile che l’ASUR Marche dopo otto mesi che l’Intersindacale Medico-Veterinaria insiste con le sue richieste di chiarimento sulla costituzione dei Fondi contrattuali e dei residui dal 2010 al 2019, non presenti ancora i dati completi richiesti e non dia con un confronto chiarificatore risposte certe ai cittadini marchigiani ed ai dirigenti sanitari” conclude Fini.




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