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Il SSN compie 45 anni.

Nonostante i ripetuti tentativi di sbranarlo è ancora un punto di tenuta dello stato sociale del nostro paese.

La sanità pubblica è un bene prezioso, soprattutto per chi ha una magra pensione, per chi non ha lavoro o ha un lavoro discontinuo e sottopagato. Ormai per curarsi gli Italiani spendono di tasca propria oltre 40 miliardi ogni anno.

Se non hai soldi ti tocca una lista d’attesa di mesi, una diagnosi tardiva, una terapia sommaria, una riabilitazione frettolosa, farmaci che ti toglieranno il pane di bocca.

Lo stato avrebbe interesse a garantire una buona salute a tutti per avere energie da impiegare nella crescita e nella competizione dell’economia globale.

Ma chi governa il paese è incapace di intendere il welfare come un potente stimolante socio economico e risparmia sulla pelle dei più deboli.

Anzi, negli ultimi anni si è dato vita a una patrimoniale al contrario con i bonus facciate che hanno permesso a chi aveva immobili di proprietà di valorizzarli a spese dello stato, cioè di chi case non ne aveva, 140 miliardi in ristrutturazioni gratis mentre si risparmia sulla sanità.

Per motivazioni incomprensibili che ci distinguono da tutta l’UE rinunciamo al MES sanitario che porterebbe 36 miliardi al nostro Servizio Sanitario Nazionale in evidente stato preagonico.

Spesso chi governa spolpa il SSN e il welfare per favorire interessi privati e assicurarsi il consenso delle lobby che della salute hanno fatto una merce.

A volte è solo inadeguatezza al governo della complessità sociale ed economica di una Nazione.

Di questo passo, riduzione delle tutele sanitarie, riduzione delle pensioni, impoverimento della scuola come ascensore sociale colpiranno i ceti più deboli cui verranno somministrate massicce dosi di paura e populismo anti immigrati, piccole mance pre elettorali, lavori precari previo clientelismo, servilismo e silenzio.

In questa ricorrenza sarebbe opportuno che gli italiani facessero le necessarie riflessioni.

Questo è il nuovo ordine sociale che ci attende se non opporremo resistenza.

Buon compleanno al Servizio Sanitario Nazionale

Aldo Grasselli