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10 novembre 2017

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Il parere della Commissione Affari Costituzionali del Senato

'Più risorse per CCNL pubblico impiego'

Categoria: CCNL, DEF e Legge Bilancio, Governo e Parlamento

La commissione Affari costituzionali del Senato ha esaminato, in sede consultiva, la legge di Bilancio e in particolare le tabelle allegate alla manovra di propria competenza. Il rapporto contiene un parere favorevole ma richiama “la necessità di incrementare le risorse stanziate per il rinnovo dei contratti di lavoro nel pubblico impiego, dal momento che il blocco della contrattazione si è protratto per molti anni” 

Il testo integrale del rapporto:

RAPPORTO APPROVATO DALLA COMMISSIONE SULLO STATO DI PREVISIONE DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE PER L'ANNO FINANZIARIO 2018 E PER IL TRIENNIO 2018-2020

(DISEGNO DI LEGGE N. 2960 – TABELLA 2)

 La Commissione, esaminato il Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e il bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020, e l'allegata tabella 2,

premesso che

si valuta con favore l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, di un fondo finalizzato agli interventi per le politiche della famiglia, con una dotazione di 100 milioni di euro annui a decorrere dal 2018;

si esprime un giudizio favorevole sulle misure volte ad autorizzare assunzioni straordinarie nelle Forze di polizia e nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco, fino a complessive 7.394 unità nel quinquennio 2018-2022;

si valuta positivamente l'introduzione dell'obbligo, per le pubbliche amministrazioni, di effettuare in forma elettronica l'emissione, la trasmissione, la conservazione e l'archiviazione dei documenti attestanti l’ordinazione e l’esecuzione degli acquisti di beni e servizi;

si osserva che le risorse poste a copertura degli oneri derivanti dalla contrattazione collettiva nazionale nelle amministrazioni pubbliche e dai miglioramenti economici del personale del pubblico impiego non appaiono ancora sufficienti, benché siano previsti incrementi contributivi progressivi;

gli stanziamenti destinati alle spese della Presidenza della Repubblica e del Parlamento nel 2018 non registrano variazioni rispetto alle previsioni per l’anno 2017;

entro il programma "Organi costituzionali" risulta immutato il capitolo relativo alle risorse per il funzionamento dell’Ufficio parlamentare di bilancio;

si valutano con favore alcuni stanziamenti destinati alla Presidenza del Consiglio dei ministri, in particolare: le spese di organizzazione e funzionamento del sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica; gli stanziamenti dedicati, nell’ambito della missione "Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti", al programma "Rapporti con le confessioni religiose", le cui previsioni di competenza a legislazione vigente ammontano a 1.088,4 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2018 al 2020; gli stanziamenti, entro la missione "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", destinati al programma "Protezione sociale per particolari categorie", al cui interno si collocano due azioni, relative alla Promozione e garanzia delle pari opportunità – che, tra l'altro, rifinanzia la legge n. 71 del 2017 per il contrasto del cyberbullismo – e alla tutela delle minoranze linguistiche;

 si giudicano positivamente gli ulteriori stanziamenti che riguardano il Fondo occorrente per gli interventi del Servizio civile nazionale, la Scuola nazionale della amministrazione e l'Agenzia per l’Italia digitale, l'Autorità nazionale anticorruzione, l'Istituto nazionale di statistica, la Corte dei conti, il Fondo da ripartire per fronteggiare le spese derivanti dalle elezioni e dall’attuazione dei referendum;

altri programmi di spesa suscettibili di richiamo sono, infine, gli stanziamenti dedicati al programma "Protezione civile" e gli stanziamenti riferiti al programma "Sostegno all’editoria", nonché gli stanziamenti destinati al Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione, in riferimento al quale si valuta criticamente, rispetto al progetto di bilancio a legislazione vigente, un definanziamento pari a 62,5 milioni per il 2018, 

formula un rapporto favorevole,

richiamando la necessità di incrementare le risorse stanziate per il rinnovo dei contratti di lavoro nel pubblico impiego, dal momento che il blocco della contrattazione si è protratto per molti anni; 

rilevando l'esigenza, con riferimento agli stanziamenti destinati al Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione, di riconsiderare, almeno al fine di attenuarne gli effetti, la misura che prevede, per il 2018, un significativo definanziamento rispetto al progetto di bilancio a legislazione vigente.