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Grasselli: tavola rotonda su intimidazioni segnale importante di inversione di tendenza
Congresso Regionale SIVeMP Sardegna
Categoria: Intimidazioni
Le intimidazioni e gli atti di violenze che sono perpetrati contro i veterinari del Servizio sanitario pubblico sono un indicatore di grave disagio sociale e di abbandono delle politiche di ascolto dei territori e talvolta di un clima di illegalità montante che trova conforto dalle contraddizioni delle istituzioni.
Se i cittadini sono rancorosi verso il Servizio sanitario nazionale molto dipende dalle responsabilità di chi in questi ultimi anni ha fiaccato le potenzialità strutturali e professionali della più importante infrastruttura del welfare nazionale, demoralizzando il personale e definanziando pesantemente il sistema.
Il 37,8% degli italiani prova rabbia verso il Servizio sanitario pubblico a causa delle liste d’attesa troppo lunghe o dei casi di malasanità.
Le aggressioni a danno di veterinari che operano controlli sanitari su benessere e salute animale e sulla sicurezza alimentare, rappresentano la sempre maggiore insofferenza verso lo Stato e le sue regole di sanità pubblica e prevenzione.
La sanità sarà il laboratorio per il passaggio “dal rancore alla speranza del cambiamento” e Regione, Ats, comuni e categorie imprenditoriali devono fare quadrato nella difesa dei veterinari perché solo il loro lavoro consente all’agro alimentare della regione di mantenere aperti i canali commerciali nazionali e internazionali.
Nei prossimi 5 anni andrà in pensione il 40% dei veterinari delle aziende sanitarie e occorre una pianificazione del turn over.
Il congresso SIVeMP Sardegna di ieri e la tavola rotonda cui hanno partecipato tutte le istituzioni regionali sulle intimidazioni è stato un segnale importante di inversione di tendenza.
Si vada avanti così per non far restare solo un bel proposito le intese raggiunte
Aldo Grasselli
Segretario Nazionale SIVeMP