“Gestire i rischi che incombono sulla salute ambientale, animale e sociale, soprattutto attraverso la prevenzione, costa meno che curare i malati. La Sanità pubblica ha il ruolo di mantenere “sani i sani” e di creare, in un’ottica” One Health”, un ombrello di protezione che impedisca alle malattie di colpire le persone.
Dalla pandemia dovremmo aver capito che bisogna puntare sulla ricerca, sulla quale non esiste una strategia del paese e che poggia su personale perennemente precario e sottopagato; più in generale dovremmo aver imparato che va tutelato il lavoro e la vita del personale sanitario e che non è più possibile socializzare i costi della sanità e privatizzarne i benefici.
La sanità pubblica può funzionare soltanto se c’è una redistribuzione del reddito. Non esiste un paese che può finanziare la sanità pubblica per tutti se non pagano tutti le tasse. Nel nostro paese si tollera un’evasione fiscale di oltre 100 miliardi di euro con i quali si potrebbe pagare il miglior servizio sanitario del mondo. Il 25% dei contribuenti non dichiarano nulla e la maggior parte delle entrate fiscali (76%) provengono dal lavoro dipendente.
Il paradigma fondamentale di “fedeltà alla patria” dovrebbe essere questo: che tutti gli italiani paghino le tasse al proprio paese. In questo modo avremo una buona sanità per tutti.
La democrazia è partecipazione e oggi lanciamo una mobilitazione che riguarda tutti.
Tutte le componenti professionali del mondo sanitario sono essenziali. Senza gli operatori della sanità la sanità non si fa. E i cittadini la comprano dal privato. Ma la compra solo chi può permetterselo. Gli altri non si curano.
Le persone più fragili, più povere hanno bisogno di un Servizio Sanitario Nazionale. Sono loro che ne hanno bisogno più di tutti. A loro si deve garantire una sanità pubblica, appropriata, efficace e disponibile ogni giorno”.
Il video integrale dell’intervento di Aldo Grasselli, Presidente FVM alla conferenza stampa organizzata dai sindacati della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria del SSN “Salviamo la sanità pubblica” che si è tenuta a Roma il 16 maggio 2023 per lanciare, insieme alle associazioni di cittadini e pazienti, una mobilitazione in difesa del Servizio Sanitario Nazionale
