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04 marzo 2024

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Grasselli: convertire spesa per gettonisti in spesa stabile di personale assunto

Categoria: Lavoro e Professione, Ministero della salute e SSN

Grasselli: convertire spesa per gettonisti in spesa stabile di personale assunto

Il Presidente FVM, Aldo Grasselli, è stato intervistato da “Il Fatto quotidiano” nell’ambito di un articoli sui medici “gettonisti”.

I dati dimostrano, nel migliore dei casi, la trascuratezza con cui è stato affrontato il tema della sanità pubblica negli ultimi anni. Nel peggiore, dimostrano l’efficacia di una “strategia di demolizione progressiva” del Ssn” afferma il Presidente FVM.

Da una parte c’è stata la volontà politica di rispettare severamente la norma che prevede un tetto di spesa alle assunzioni di personale dipendente, dall’altra parte è stato lasciato libero l’accesso a prestazioni di mercato acquistabili tramite cooperative private. Dopo la pubblicazione di queste cifre, non si può fingere che il Ssn non abbia bisogno di quelle risorse per il personale. Si tratta solo di convertire questo miliardo e 700 milioni in spesa stabile di personale assunto”.

Un metodo, quello dei gettonisti, che non garantisce la qualità delle prestazioni e la continuità di cura per i pazienti: “Il personale sanitario deve essere stabile, non calato occasionalmente all’interno di un ospedale. Come fa un professionista a lavorare correttamente in un reparto se non ne conosce i meccanismi? A malapena sa i numeri di telefono dei colleghi”, prosegue Grasselli.

Inoltre, la disparità di trattamento economico frustra i dipendenti ospedalieri, già provati dal carico di lavoro a cui sono sottoposti. “A gennaio 2024 abbiamo rinnovato il contratto del triennio Covid (2019-2021, ndr), con un incremento che non compensa neanche l’inflazione. Questo è il trattamento riservato al dipendente pubblico che copre tutti i turni finché ce n’è bisogno, accumula montagne di straordinari e ferie non pagate. Mentre il gettonista può fare il prezzo che vuole. Bisogna trovare il modo di tenere i professionisti dentro il Ssn, premiandoli”. Un’idea in tal senso, tra quelle proposte al Ministero della Salute, è quella di finanziare l’indennità di specificità medica e sanitaria.

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