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FVM Toscana: risolvere criticità per contrastare la PSA e altre malattie animali

Categoria: Regioni e SSR



Nella giornata di venerdì 27 settembre una delegazione di FVM composta dal segretario regionale Dr. Cardeti e dal presidente onorario Dr. Duque è stata ricevuta dalla Direzione Sanità, Welfare e Coesione Sociale della Regione Toscana.

L’incontro ha permesso di rappresentare la forte preoccupazione di questa OO.SS. rispetto alla comparsa del virus della Peste Suina Africana nella nostra Regione, il cui avanzamento deve essere immediatamente circoscritto con azioni di Sanità Pubblica Veterinaria, per impedire le devastanti conseguenze sanitarie, sociali ed economiche che possono mettere in ginocchio l’intero comparto produttivo e l’economia di territori ad alta densità zootecnica e di territori marginali che si mantengono in vita anche con l’attività di allevamento.

Questa OO.SS. ha voluto evidenziare inoltre le altre problematiche sanitarie presenti, legate alla comparsa di focolai del virus della Blue Tongue del sierotipo 8, mai riscontrato precedentemente nella nostra Regione ed all’attività straordinaria legata alla gestione dei focolai di tubercolosi bovina, che sta mettendo a rischio le qualifiche sanitarie dell’intera Regione e con queste la commercializzazione di animali e prodotti di pregio conosciuti in tutto il mondo.

A fronte di queste emergenze sanitarie i servizi veterinari pubblici non possono essere lasciati soli, in situazioni di grave carenza di personale ed in presenza di modelli organizzativi spesso inadeguati, ma è necessaria una pronta presa in carico della problematica ed una risposta immediata da parte del sistema Regione, visto che le malattie non stanno a guardare e si stanno diffondendo con una certa velocità.

FVM ha quindi evidenziato l’urgenza di risolvere le criticità legate alla grave carenza di personale veterinario, preso atto che molte strutture organizzative territoriali al momento riescono a malapena a garantire l’attività ordinaria e sarebbero travolte dalla diffusione di queste epidemie, ha richiesto nuovamente di provvedere in tempi brevi alla nomina del veterinario regionale previsto dal D. Lvo n. 136/2022, in modo da definire una catena di comando lineare e puntuale per contrastare in modo coerente queste malattie ed infine ha nuovamente portato all’attenzione della Direzione la necessità di definire protocolli operativi per la gestione dei cinghiali feriti, visto che al momento in molti territori vengono riscontrate difficoltà nell’attivazione delle forze dell’ordine.




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